2015

Mercato di riparazione 2015, Milan: pagelle

Pubblicato

su

Gli acquisti sono buoni, ma bisognava cedere di più. E il centrocampo?

Il Milan è così, cerca di non farlo il calciomercato perché spendere soldi per comprare giocatori quando può prenderli gratis è molto meglio, ma arriva sempre un momento in cui i dirigenti del Diavolo – su tutti Galliani – si accorgono che no, con questa squadra messa così non si può andare avanti. Quel momento arriva sempre negli ultimi giorni di trattative e quindi arriva un frenetico shopping ossessivo – compulsivo che se non fosse dettato dalla frenesia e dalle contestazioni allora potrebbe pure essere ammirevole. Preso Cerci con sei mesi di ritardo, comprato non si sa per quale motivo Suso, il Milan ha dato il meglio di sé nelle ultime ore: Mattia Destro, Luca Antonelli, Gabriel Paletta e Salvatore Bocchetti; quattro giocatori di sicuro talento, quattro italiani che sono o erano nel giro della nazionale. Se si guarda il mercato rossonero da questo punto di vista non sembrano esserci crepe e invece ce ne sono fin troppe, andiamole a vedere.

MIGLIOR ACQUISTO – Partiamo comunque dal miglior acquisto e non è facile dare una palma in questa sessione di trattative perché bisogna andare per esclusione. Bocchetti potrebbe diventare una pedina importante ma è ancora un po’ bolso, Suso è un’incognita e Paletta deve riprendere la condizione. Rimane Antonelli, che per il 4-4-2 potrebbe andare benissimo ma deve adattarsi al suo originario ruolo di terzino, seguito da Alessio Cerci, un giocatore che sarebbe buono per opgni modulo se solo non avesse accanto uno come Menez, i due non si completano. Mattia Destro quindi è il miglior acquisto perché il Milan ha bisogno di un bomber, ne ha preso uno implacabile in area di rigore e pure giovane. Già sono piovute critiche su questa operazione ma non è che il mercato offrisse tutti questi novelli van Basten. Certo, a una cifra simile si poteva prendere Mandzukic in estate ma il passato è passato.

PUNTO DEBOLE – Nonostante il calciomercato del Milan sembri ottimo, ecco che i punti deboli sono molteplici. La rosa non si è assolutamente ristretta, anzi. Molti giocatori palesemente svogliati e, diciamoci la verità, scarsi, sono rimasti in rossonero per la rabbia dei tifosi. Non ha molto senso vendere Saponara e non Essien o Muntari, ad esempio. Il centrocampo, il reparto principale per la manovra del Milan, è rimasta la solita accozzaglia di mezzi giocatori sopravvalutati, si salvano in pochi e si contano praticamente sulle dita di una mano. E’ inconcepibile però come il Milan abbia investito con così tanta foga sui difensori centrali e sul reparto difensivo in generale. Non è riuscito a vendere Armero – voluto a gran voce in estate e ora accantonato – e adesso ha il trenta per cento della sua rosa formato da difensori. Per una squadra che vuole essere frizzante e propositiva non una bella statistica, ecco.

VOTO 5 – Se le entrate sono da sette, per il resto il Milan si è comportato come peggio non poteva. Abbiamo detto che gli acquisti sono buoni, salvo tenersi una riserva su Suso, e sicuramente sapranno dire la loro in una squadra svuotata come il Milan ma la rosa è ancora più grande e le cessioni non sono arrivate. Sono rimasti persino Zaccardo e Albertazzi, che sembravano i babau della situazione. Il Milan deve ancora cambiare molto prima di potersi definire competitivo, una rivoluzione in tutto e per tutto serve e non solamente a livello di calciatori.

Exit mobile version