2015
Mercato di riparazione 2015, Juventus: pagelle
Nessun azzardo, i bianconeri rinviano tutto a luglio
Squadra che vince non si tocca… al massimo si puntella. Questo il diktat in casa Juventus, che del resto non aveva bisogno di stravolgere la rosa durante la finestra invernale di calciomercato. La superiorità dimostrata finora in campionato dalla truppa di Massimiliano Allegri ha permesso all’amministratore Beppe Marotta e al direttore sportivo Fabio Paratici di fornire al tecnico bianconero maggiori alternative e di muoversi anche in proiezione futura.
QUADRO GENERALE: Dopo aver definito la cessione della sua metà del cartellino di Manolo Gabbiadini al Napoli, la Juventus ha anticipato la partenza di Sebastian Giovinco per il Canada, risolvendo consensualmente il contratto con la Formica Atomica. E’ sorta così la necessità di mettere a disposizione di Allegri un nuovo attaccante: è arrivata in prestito una vecchia conoscenza dell’allenatore e del club bianconero, cioè Alessandro Matri. A fronte, invece, dell’infortunio di Kwadwo Asamoah, la Juventus ha richiamato da Parma, dove era stato ceduto a titolo temporaneo, Paolo De Ceglie, per risolvere l’emergenza sulla fascia sinistra. Per il centrocampo, invece, è arrivato Stefano Sturaro, acquistato a titolo definitivo nel luglio 2014 dalla società torinese; lo sbarco del giovane jolly è stato, però, anticipato per garantire ad Allegri ulteriori soluzioni a centrocampo e sulla fascia destra visti gli impegni su tre fronti. Federico Mattiello è stato ceduto in prestito al Chievo Verona, dove potrà farsi le “ossa”, mentre è stato acquistato l’intero cartellino di Daniele Rugani, che però è stato lasciato in prestito all’Empoli fino al termine della stagione. Dalla Colombia è arrivato Andres Felipe Tello Munoz, preso in prestito con opzione dall’Envigado e aggregato alla Primavera. Nelle ultime ore di mercato è stato, infine, risolto consensualmente il contratto di Marco Motta, che era ai margini del progetto bianconero.
MIGLIOR ACQUISTO: senza dubbi Stefano Sturaro, che può rivelarsi in prospettiva un’altra grande intuizione da parte della Juventus. Il centrocampista non solo è un’alternativa a centrocampo per far rifiatare uno tra Andrea Pirlo, Claudio Marchisio, Arturo Vidal e Paul Pogba, ma può garantire varianti tattiche ad Allegri grazie alla sua versatilità: ad esempio, può essere impiegato sulla fascia destra sia come terzino che come esterno di centrocampo. Forza e polmoni per il mediano paragonato a Gennaro Gattuso, ma anche una discreta tecnica, che fanno di lui uno dei giovani centrocampisti italiani potenzialmente più completi.
PUNTO DEBOLE: una macchina già ben rodata è difficile da migliorare, per farle fare il salto di qualità necessità piuttosto di un altro top player, ma è uno scenario che la Juventus prenderà in considerazione in estate, quando bisognerà programmare la prossima stagione. Il mercato di riparazione del resto è noto per essere la finestra delle occasioni e di occasioni per alzare il tasso qualitativo della rosa non ce ne sono molte. Potevano farlo Wesley Sneijder e Stevan Jovetic, rimasti rispettivamente al Galatasaray e al Manchester City. A voler cercare il pelo nell’uovo, la dirigenza bianconera avrebbe potuto prendere un altro centrale, anche perché il rientro di Andrea Barzagli non può fornire immediate garanzie.
VOTO FINALE 6: non si è presa alcun rischio la Juventus, che si è preoccupata di sostituire il partente Giovinco con Matri e ha richiamato a “casa” De Ceglie per permette ad Evra di rifiatare durante la seconda parte della stagione in attesa del rientro di Asamoah. D’altra parte non c’erano esigenze impellenti nella Juventus, che ha preferito non rischiare con mosse impegnative, ma rimandare alla sessione estiva l’arrivo di rinforzi importanti. Vanno segnalate, però, le mosse in prospettiva: Stefano Sturaro, che può emulare Paul Pogba, partendo in sordina e conquistando pian piano maggiore spazio, e Daniele Rugani, la cui crescita è esponenziale e che si rivelerà un innesto importante per la difesa.