2015

Mercato di riparazione 2015, Atalanta: pagelle

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Pinilla ed Emanuelson per Colantuono: la rosa, adesso, è completa e di qualità

Due colpi d’esperienza e un rientro più che importante in difesa: l’Atalanta esce rafforzata dalla sessione invernale di calciomercato. A Bergamo, infatti, Pierpaolo Marino e Giovanni Sartori sono riusciti a portare Mauricio Pinilla e Urby Emanuelson, con il reintegro in rosa di Andrea Masiello che, date le buone condizioni fisiche, presto potrà riprendersi la corsia destra di difesa. Non è, però, una Dea per i giovani: il promettente Salvatore Molina ed il talentuoso Leonardo Spinazzola sono stati ceduti in Serie B, per giocare con più continuità. Una scelta saggia, quella della dirigenza nerazzurra, dopo un girone d’andata particolarmente sottotono: fra 3-5-2 (più 5-3-2, a dire il vero) e 4-3-3 vari, Colantuono non era riuscito a trovare la quadratura del cerchio. Più vicina, invece, in queste ultime settimane: due punte pesanti – Denis e Pinilla – e due esterni, uno offensivo – Moralez – e l’altro difensivo – Zappacosta -, proprio come da consuetudine del tecnico romano.

PINI C’E’ – Pochi dubbi sul fatto che Mauricio Pinilla sia da considerare il miglior colpo nerazzurro di questo mercato invernale. Nel pieno della maturità – proprio oggi compie 31 anni -, il cileno ha sempre fatto bene in tutte le piazze in cui ha giocato. Da anni nel giro della Nazionale – impossibile dimenticarsi la traversa colpita negli ottavi di finale del Mondiale scorso, contro il Brasile, al 119′ -, Pinilla porta gol ed esperienza. E a chi storceva il naso per il suo acquisto, l’ex Genoa ha risposto con i fatti, nell’ultimo turno di campionato: meravigliosa rovesciata a tempo scaduto e tre punti pesantissimi portati a casa contro il Cagliari, una diretta concorrente nella corsa alla salvezza.

AL COMPLETO – Un arrivo, quello di Pinilla, che ha completato la rosa a disposizione di Colantuono: con Denis sottotono e Boakye troppo discontinuo, mancava un centravanti di peso, capace di tenere il baricentro alto ed essere freddo e lucido sottoporta. E se il centrocampo è di assoluta qualità – da Gomez a Moralez, passando per Cigarini, Carmona e Baselli -, la Dea potrebbe avere qualche problema in difesa, dove gli uomini sono contati: la coppia Biava – Stendardo è ben assortita e nelle ultime giornate è diventata inamovibile, ma i sostituti non paiono all’altezza. Benalouane si destreggia meglio da laterale – ma con il ritorno di Masiello dovrà per forza scalare al centro – mentre Cherubin, attualmente ai box per infortunio, non è stato impeccabile in questi primi mesi.

VOTO 7 – Sette, con riserva. La rosa allestita dalla dirigenza è forte e ricca di giocatori di qualità. Ottimi, come è già stato sottolineato, gli innesti di Pinilla ed Emanuelson, due giocatori destinati a diventare fondamentali nello scacchiere nerazzurro di qui a giugno. Ma se nelle operazioni in entrata Marino e Sartori sono stati impeccabili, in uscita la società orobica ha rischiato di combinarne un’altra: dopo i ‘regali’ Consigli e Bonaventura – ceduti, rispettivamente, a Sassuolo e Milan per cifre molto inferiori rispetto al reale valore dei due calciatori -, Daniele Baselli è stato vicino a lasciare Bergamo per poco più di cinque milioni. Si è trattato a lungo per tutto il pomeriggio del 2 febbraio, con Galliani, poi, tiratosi indietro all’ultimo istante. Un bene per Colantuono, che potrà alternare Cigarini e Baselli almeno fino a giugno, quando uno dei due sarà probabilmente ceduto – e si spera a cifre ragionevoli. Due registi così forti, in realtà, pochi tecnici possono goderseli: un lusso, ma anche una respnsabilità.

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