La Serie A giocata fa la morale ai soldi spesi sul calciomercato: Leiva, Skriniar, Bentancur, Borini, Kolarov e tutti gli altri sottovalutati in estate

Più vuoi e meno avrai, più dai e meno prendi cantava Fibra nel lontano 2010. Meno costi e più rendi, invece, sta diventando una delle massime più apprezzato del bizzarro calcio d’Italia. C’è chi spende a vanvera e chi lo fa con certosina accuratezza. E mai come in questa stagione sono stati i colpi meno reclamizzati dalle cosiddette big a giocare il ruolo di sorpresa protagonista, come riporta Il Giornale, togliendo lo scettro ai fanta-milioni degli acquisti col botto. Ne sa qualcosa sopratutto il Milan, così come il resto di tutte le big di Serie A: in estate i rossoneri annunciavano in pompa magna calciatori come Andrè Silva o Bonucci che fin qui non hanno rispettato le attese sul campo. E magari veniva sottovalutato, solo per il prezzo, un acquisto come Fabio Borini, 26 anni e 6 milioni di euro versati al Sunderland, che è diventato un titolare inamovibile coprendo più ruoli durante la stagione.

O Skriniar dell’Inter: lui sì pagato bene dai nerazzurri, 20 milioni più Caprari, ma che è diventato in breve tempo il leader naturale della difesa centrale dell’Inter di Spalletti. In casa Juventus sono stati spesi più di 80 milioni di euro per gli esterni Douglas Costa e Bernardeschi: i 9,5 milioni per il 20enne Bentancur dal Boca, invece, hanno regalato un centrocampista di prospettiva ai bianconeri già svezzato dalla scuola di Penarol e Boca Juniors. Ma la lista è ancora lunghissima: a partire dai 5 milioni di euro più 1,5 di bonus spesi dalla Roma per un terzino come Kolarov, o i 7 milioni di euro con cui Lotito ha rimpiazzato Biglia prendendo per la sua Lazio il centrocampista Lucas Leiva. Meno costi e più rendi, quando il verdetto del terreno di gioco fa la morale ai soldi spesi sul mercato.