2012

Mediocre Serie A: la Juve è senza rivali

Pubblicato

su

La 14^ giornata, pronta a chiudersi stasera con l’ultimo, piccante, posticipo tra Lazio e Udinese, ha reso più chiara la bozze del disegno di un campionato mediocre, povero tecnicamente e che spesso e volentieri fa parlare di sè più per scandali e polemiche arbitrali, che per quanto mostrato in campo. Strano a dirsi per quello che si definiva uno dei campionati più belli del mondo e che ora scivola di gran lunga in fondo ad un pozzo profondo che non intravede spiragli di luce a breve distanza. Gli elementi di giudizio sono tanti, ad iniziare dalla capolista Juventus. I bianconeri sono meno lucidi e propositivi dello scorso anno, “merito” anche degli impegni europei, ma soprattutto dell’assenza di rivali. Psicologicamente la squadra di Conte sembra essersi rilassata, peccando spesso di presunzione nelle fasi cruciali del match. La realtà, però, è che, almeno fino ad ora, i piemontesi sono i più forti di tutti. Le presunte concorrenti al titolo hanno fatto qualche tentativo, ma in maniera piuttosto velleitario. Il Napoli, attualmente alle spalle di Buffon & Co., non sembra avere le corde giuste per tentare di spostare la Coppa al Sud. La squadra è sicuramente più cinica dell’anno scorso, le qualità di Cavani vengono fuori nel momento giusto, ma il Matador non può estrarre il coniglio dal cilindro quasi in ogni occasione. L’impressione è che l’assenza di Lavezzi, per essere realmente competitivi, si sente. Lorenzo Insigne è uno dei talenti più promettenti del panorama calcistico italiano, ma questo è il suo primo anno in una piazza così blasonata ed esigente. Solo con il passare del tempo e con l’esperienza, l’ex Pescara potrà caricarsi sulle spalle responsabilità così importante. Tradotto: se i partenopei tratterranno Cavani a gennaio e compreranno un attaccante simile per caratteristiche a “El Pocho” non sarà più tanto difficile insidiare la vetta della classifica. I dubbi sulla fattibilità di tali operazioni, però, sono diversi e lasciano spazio solo ad immaginazione. Almeno per adesso. L’Inter, invece, dopo l’exploit dello Juventus Stadium, ha totalmente smarrito l’identità. 1 punto in 3 partite. Dove è la verità? Nel mezzo. I neroazzurri non erano da scudetto prima e non sono assolutamente una squadra incapace di produrre risultati adesso. Stramaccioni è un tecnico emergente con tantissime idee, paga un inizio poco sorridente, ma ha saputo riprendere la squadra da un primo momento decisamente peggiore di questo. Manca un vice-Milito e magari un attaccante che possa gettare basi buone da gennaio in poi. La cessione di Sneijder sarà l’elemento fondamentale per far sì che questo accada. La situazione dell’olandese è complessa, l’infortunio lo ha escluso dagli schemi del romano che con le tre punte potrà collocare difficilmente il trequartista di Utrecht. La Fiorentina, invece, è la squadra più pericolosa, da non sottovalutare. I viola non sono ancora pronti per lo scudetto, ma l’approccio di Montella è stato fantastico e i presupposti per chiudere terzi la stagione ci sono tutti. Escluse dalla corsa al primato la Lazio e la Roma per “eccessi di discontinuità, (specie per quanto riguarda gli uomini di Zeman)merita un commento il Milan. Il capitolo scudetto è praticamente archiviato, i problemi non sono rientrati dopo il colpaccio di domenica sera. Allegri ha sistemato (forse per la prima volta in campionato) la squadra in campo con logica, bloccando i portatori di palla ospiti e attaccando sempre in superiorità numerica grazie alla nuova posizione di un Boateng ancora lontano parente di quello della scorsa stagione, ma quantomento più voglioso e lottatore rispetto alle precedenti, pessime, prestazioni. La situazione non è ancora delle migliori, il caso-Pato e le dichiarazioni di Berlusconi, onestamente prive di stile e rispetto nei confronti del proprio allenatore, sono la testimonianza di ciò. Le prossime 4 sfide saranno utili a comprendere se l’allarme a Milanello è rientrato definitivamente. 

La morale resta, purtroppo, la stessa: il livello scema sempre più, la Juventus è in testa, probabilmente guarderà tutti dall’alto verso il basso sino alla fine e si “rilassa” perchè può permetterselo in un campionato senza rivali ed insidie che tengano. Salvo sorprese il titolo di Campioni D’Italia non si muoverà dalla Torino bianconera.

Exit mobile version