2013
Mea culpa Reina, sei un fenomeno! Il Napoli riparta da lui
Post Borussia-Napoli: una difficile lettura ed una certezza
CHAMPIONS LEAGUE BORUSSIA DORTMUND NAPOLI – Difficile. Arduo raccontare con piena cognizione di causa una partita così complessa e dalle tante, troppe, sfaccettature: il Napoli ha tenuto testa alla corazzata Borussia lasciandosi rispettare su uno dei campi più temibili del palcoscenico mondiale, ma Reina alla fine dei conti risulta il migliore in campo nella notte del Signal Iduna Park.
L’EPISODIO SFAVOREVOLE – Chi vi scrive in questo momento è uno che preferisce tenersi alla larga dalle sterili e troppo spesso faziose polemiche gravanti sulle decisioni arbitrali: il senso è quello che alla fine gli errori possano statisticamente compensarsi e che a vincere sia comunque il più forte e chi lo ha meritato più degli altri. Lontano inoltre da letture dal risvolto complottista: non guarderei mai il calcio se non pensassi fosse pulito. Allo stesso tempo però, senza ardor rivoluzionario, non si può negare come il Napoli ieri sia stato sfavorito da un episodio la cui interpretazione arbitrale non può convincere: il calcio di rigore assegnato dopo soli sei minuti per presunto fallo di Fernandez su Lewandowski è quantomeno generoso. Il Borussia Dortmund è una squadra dal valore impressionante e la sua mole di gioco – Reina migliore in campo, meglio ribadirlo – indispone qualsiasi avversario: basti pensare ai quattro gol subiti dal Real Madrid al Westfalenstadion soltanto qualche mese fa. Se però anche aiutati per il Napoli diventa giocoforza una missione impossibile.
MA CHE NAPOLI E’ STATO? – I disfattisti del giorno dopo minimizzano la prestazione del Napoli ricordando le diverse occasioni create dagli uomini di Klopp. Una domanda: ma gli analisti del caso conoscono lo spessore di questa compagine? Il Borussia Dortmund è la squadra vice campione d’Europa ed è ampiamente ipotizzabile che possa essere più volte pericoloso tra le mura amiche contro un seppur ambizioso Napoli. Impensabile rendere inoffensivo l’avversario, ai partenopei va dato il grande merito di aver approcciato correttamente alla gara, non essersi sfaldati neanche dopo l’episodio sfavorevole già descritto ed aver continuato ad inscenare la propria proposta calcistica su un campo terribile. Cumulando occasioni importanti – momento chiave della gara la parata di Weidenfeller su un Higuain lì poco cattivo ed il seguente ribaltamento di campo che ha portato al 2-0 – e riaprendo la gara con un Insigne che oramai ha fugato ogni dubbio sulla sua personalità (maggiore rispetto a quella di tanti insospettabili) ma che deve trovare continuità di rendimento anche e soprattutto nelle gare di rilievo comune.
REINA, IMPATTO STREPITOSO IN MAGLIA AZZURRA – Almeno un paragrafo è interamente da dedicare al nuovo portiere spagnolo del Napoli: vedete, il dovere di un giornalista è quello di non nascondersi. Molte volte intuizioni ed analisi sono giuste, altre no: la personale accoglienza riservata all’approdo di Pepe Reina è stata piuttosto scettica. A pesare su tali considerazioni furono le due ultime stagioni disputate in chiaroscuro e la volontà da parte del Liverpool di disfarsene per far posto a quel Mignolet che può esser sì definito un buon portiere ma non propriamente un fenomeno. Bene, Pepe Reina ha immediatamente fugato ogni incertezza in merito e consolidato un iniziale errore di valutazione (erano probabilmente calate le sue motivazioni): lo spagnolo è un vero e proprio fenomeno della porta, non sbaglia un intervento tra i pali come in uscita (sicurezza impressionante) ed ha un carisma assolutamente fuori dalla norma. Già dal primo giorno completamente immerso nella nuova esperienza napoletana, ha il piglio di un condottiero ed è il primo ad incitare senza tregua la squadra ed in particolare la sua linea difensiva, l’ultimo a mollare un millimetro. Anzi, uno che non molla nulla. Così come tocca ora alla società: qualche carenza strutturale andava colmata in estate (perché aspettare gennaio? Peccato, peccato), ma non si molli un millimetro a gennaio. Fosse solo per uno come Reina. Un vincente, ciò che mira a diventare il Napoli.