2020
McKennie: «Juventus? Pensavo fosse una prova. Sul razzismo…»
Weston McKennie, centrocampista della Juventus, ha parlato della sua esperienza in bianconero
Weston McKennie, centrocampista della Juventus, è stato intervistato da Sport Illustrated.
LEGGI LE DICHIARAZIONI COMPLETE SU JUVENTUS NEWS 24
JUVENTUS – «All’inizio ho pensato che, essendo un prestito, potesse essere come un periodo di prova di un anno. Ma ora provo un forte senso di appartenenza, come se avessi trovato la mia nuova casa. Penso di poter giocare a questi livelli e ho al mio fianco giocatori con i quali ho sempre sognato giocare. Ho capito piano piano di poter avere un ruolo in questa squadra, non sono più preoccupato come lo ero all’inizio. Voglio dimostrare che anche un club come la Juventus si può interessare a un calciatore come me o in generale al calcio americano. Sarà difficile, qui è alto il livello, ma ho sempre amato le sfide».
RAZZISMO – «C’era questo tizio sugli spalti mi chiamava una ‘scimmia di merda’ e faceva versi scimmieschi, insieme ad altri insulti razzisti. Ho sempre cercato di non abbassarmi al livello di queste persone, di non dargli attenzione. Ma per me era la prima volta, era così surreale e non sono riuscito a capirlo, non sono riuscito a trattenermi e ho reagito. È stata la mia prima volta. Sono stato chiamato black o scimmia. Ma in quel momento qualcosa è scattato: capita a tutti, non solo sul campo da calcio. E non c’è sempre una recinzione a separarle. È stata la mia prima volta e mi sono reso conto che stava davvero accadendo. Non perché i media lo avessero esaltato, e non è che fossi particolarmente sensibile. Semplicemente, stava accadendo».