2016
Mchedlidze: «A Empoli credono in me, voglio la salvezza»
Dopo i due gol al Cagliari, Levan Mchedlidze è un uomo nuovo: punta la salvezza dell’Empoli e impara da Gilardino e Maccarone anche grazie a Martusciello
Levan Mchedlidze si è finalmente sbloccato e l’Empoli ha vinto. Il georgiano adesso gioca con più continuità e sta bene fisicamente, riesce a stare meglio in campo e dà il massimo, a detta sua, anche perché adesso ha assieme a sé la famiglia e si sente maturato. Adesso ricorda il disaccordo con Delio Rossi e quelle vacanze natalizie a Palermo dalle quali sembrava non voler tornare mai, venne messo fuori rosa e si sente dispiaciuto soprattutto per aver deluso Walter Sabatini: «Non volevo andare sempre in tribuna. Per fortuna tornai a Empoli, qui hanno sempre creduto in me». E ora si gioca il posto con una bandiera come Maccarone e col campione del mondo Gilardino.
UN EMPOLI FORMATO MCHEDLIDZE – Mchedlidze si dice contento del fatto che a Empoli Martusciello premi chi va meglio nel corso della settimana e che faccia vincere la meritocrazia: «Mi sento umile e semplice, la presunzione non fa per me. Imparo molto da Maccarone e Gilardino, ma l’ho fatto anche da Tavano, Miccoli e Cavani». La famiglia poi rimane qualcosa di essenziale, la moglie e i due figli sono con lui a Empoli ma anche in Georgia lo osservano soddisfatti e condividono con lui la speranza di poter arrivare in doppia cifra alla fine di questa Serie A. Magari con la salvezza, conclude Mchedlidze a La Gazzetta dello Sport: «Battere il Cagliari è stato importante, continuiamo così e teniamo a distanza le concorrenti per la salvezza».