2017

Mchedlidze e la corsa-salvezza: «A Firenze possiamo vincere»

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Levan Mchedlidze è l’eroe di cui Empoli ha bisogno per centrare la permanenza in Serie A: «Sono pronto per giocare. Saponara…»

I suoi gol erano stati una terapia d’urto, decisivi nelle vittorie contro Cagliari ed Udinese. Poi il mal di schiena, dopo la gara col Toro del 5 febbraio scorso, lo ha messo k.o. per una lunga serie di partite e senza Levan Mchedlidze (miglior marcatore azzurro con 5 reti) sono stati dolori. L’assenza dell’attaccante georgiano è coincisa con la crisi di risultati dell’Empoli che ha bisogno del miglior Levan per affrontare il rush finale. Ora potrebbe tornare titolare nel derby contro la Fiorentina. Il centravanti azzurro ha una voglia matta di giocare e rassicura i tifosi in conferenza stampa: «Posso giocare: mi sento bene, credo di aver trovato una condizione ideale e aspetto di tornare nella mischia a tempo pieno. Sono pronto anche dal primo minuto».

SALVEZZA E PASSATO – Con l’attaccante georgiano titolare l’Empoli ha conquistato ben 12 dei 23 punti messi in cascina fino ad oggi. Dalla gara di Bologna in poi reti e giocate importanti, come la sua presenza fisica. Unico neo il rigore sbagliato contro la Sampdoria: «Ma non penso che le sconfitte siano dipese dalla mia assenza», minimizza Levan. Sarà, ma il suo ritorno è atteso come manna dal cielo viste le difficoltà realizzative in attacco: «Non voglio guardare indietro, ma pensare al futuro e alla gara con la Fiorentina». Già, il derby, la sfida dell’anno per il popolo azzurro. L’occasione per una prova d’orgoglio. «La Fiorentina è una squadra forte e gioca bene, ma non è impossibile fare risultato a Firenze – dice l’attaccante – Saponara? Un grande giocatore, dovremo temerlo. Dobbiamo fare il massimo, serve una partita di carattere. È un derby e ci teniamo tanto a fare bene. La squadra, nelle ultime tre partite, non ha fatto brutte prestazioni. Col Pescara è arrivato un punto ed aver mosso la classifica è stato importante». Levan sempre più idolo dei tifosi. «Mi stanno vicino e li ringrazio. Ora dobbiamo pensare positivo. Tutti uniti possiamo riprendere il nostro cammino verso la salvezza».

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