Calcio Estero
Mbappè-Real Madrid: a Parigi sono tutti contro Al-Khelaifi
Media e tifosi contro Al-Khelaifi: la sua decisione di esludere Mbappé dalla tournée giapponese e di forzarlo sul contratto non è piaciuta a Parigi
Il Psg ha escluso Kylian Mbappè dalla tournée in Giappone e in tutto il mondo non si fa che parlare dell’operazione di mercato che potrebbe fare impallidire tutte le altre, con il suo trasferimento al Real Madrid. Interessanti alcune reazioni che arrivano da Parigi. Su Le Figaro, Cedric Callier sostiene che «i vertici parigini hanno punito la loro stella come un insegnante punisce uno studente recalcitrante in gita scolastica. Una decisione simbolica, per la sua puerilità, dell’impasse in cui si è trovato il Psg da quando il suo attaccante stellare gli ha inviato la lettera fatale, avvertendolo della sua non intenzione di esercitare l’opzione di una stagione aggiuntiva per continuare l’avventura oltre l’orizzonte del 2024». Si è creata una situazione tra Al-Khelaifi e il giocatore di enorme tensione: «Da allora, il qatariota ha fatto il bullo del campo da gioco, mostrando i suoi piccoli muscoli da tennis amatoriale per cercare di impressionare un clan Mbappé che lo guarda nel migliore dei casi con compassione, nel peggiore con disprezzo e indifferenza».
Ancora più duro il commento del cantante Matt Pokora, che ha pubblicato un duro tweet contro il Paris Saint-Germain: «Ha un contratto, lo onora, dov’è la colpa?», Aggiungendo in un’intervista alcune precisazioni doverose e non banali: «In un mondo in cui i giocatori piagnucolano per lasciare il club, c’è uno dei migliori giocatori del pianeta (e miglior giocatore nella storia del PSG) che vuole onorare il suo contratto fino all’ultimo giorno, ma viene licenziato come se fosse una peste. Che senso ha fare contratti allora?». In più, ha ricordato gli errori del passato da parte della società, che compra le star ma poi non sa costruire un vero rapporto: «Quando Zlatan ha “cagato” sulla storia del PSG dicendo “Prima di me non c’era niente”, non ci sono state reazioni per farci rispettare. Dopo l’uscita dalla porta di servizio di Cavani, Thiago Silva, Messi e ora Mbappé, la società non sa come affrontare le proprie leggende».