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Mazzola: «La gente mi vedeva giocare ma voleva vedere mio papà. E io non ero bravo come lui» – VIDEO

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Sandro Mazzola racconta papà Valentino: "Da lui ho preso la lealtà e la passione per il calcio"

Sandro Mazzola ricorda papà Valentino e racconta le difficoltà che lo accompagnarono all’inizio della sua carriera calcistica

Sandro Mazzola in una pillola del nostro archivio racconta i suoi complicati inizi di carriera all’ombra di papà Valentino, morto nella Tragedia di Superga con il Grande Torino.

PENSIERI – «Inizialmente è stato difficilissimo, tanto che a un certo punto avevo deciso di smettere con il calcio. Giocavo a basket a scuola e mi presero anche alla Simmenthal Milano dopo un provino, ma dopo qualche settimane capii che non potevo lasciare il calcio. Nei primi tempi fu molto complicato, perché la gente veniva a vedermi giocare ma voleva vedere mio padre. Ed io non ero bravo come lui».

RISCATTO – «Poi successivamente fu in realtà anche una fortuna avere questo cognome, perché tanta gente mi ha iniziato a seguire, anche vecchi tifosi di mio padre. L’unica cosa che ci accomunava era la passione per il calcio e la lealtà in campo».

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