2018
Mazzola rilancia: «Agnelli rifletta e chieda scusa. Chiuderei lo Stadium»
Sandro Mazzola torna sul caso degli striscioni su Superga e chiede nuovamente le scuse del presidente Agnelli
Sandro Mazzola torna a parlare dopo lo ‘scontro’ Report-Juventus. La trasmissione di Rai 3 crede che sia stato D’Angelo, security manager bianconero, a favorire l’ingresso degli striscioni su Superga, il presidente Agnelli ha smentito perché le sentenze dicono il contrario. L’ex giocatore dell’Inter, figlio di Valentino scomparso a Superga, ha parlato a Tuttosport del caso: «In cuor mio non solo non riesco a crederlo, ma proprio non ci credo che Agnelli sapesse del contenuto di quegli striscioni tremendi su Superga. Sì, probabilmente aveva il sentore di qualcosa che non andava, ma non di un fatto così grave. Spero che non venga fuori altro».
Mazzola chiede ad Agnelli di riflettere e di chiedere scusa: «Io sono abituato ad attenermi ai fatti, alle sentenze e a rispettare il lavoro degli inquirenti, in qualsiasi campo. Parimenti, con serenità, ad Agnelli dico di riflettere bene prima di dire certe cose, tipo appunto l’invito ad attenersi alle sentenze rivolto ai media. Le sentenze, o le accetti e le rispetti tutte, o allora non vale. Non mi risulta che nel conto degli scudetti, per esempio, la Juventus si sia mai attenuta alle sentenze. E ricordo quella volta che fu tirata una bomba carta in mezzo ai tifosi del Toro, in un derby. Cercarono di far credere che i granata se la fossero tirata da soli, ma non mi sembra che le sentenze abbiano stabilito questo. Intanto avrei chiesto scusa. Subito. In maniera netta, inequivocabile, senza se e senza ma. Anche se non ha responsabilità dirette, sono comunque i loro tifosi, la loro gente. E certo, d’istinto mi verrebbe da chiuderlo, quello stadio».