2018
Mazzarri alla vigilia della Samp: «Domani voglio vedere il mio Toro»
Walter Mazzarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara che il Torino giocherà in casa della Sampdoria
Domani alle ore 15 allo stadio ‘Ferraris’ di Genova, il Torino affronterà la Sampdoria per l’11° turno di Serie A. L’allenatore granata Walter Mazzarri, squalificato dopo l’espulsione contro la Fiorentina, non potrà guidare i suoi dalla panchina e, intervenuto in conferenza stampa, ha presentato così la gara: «È un campo difficile, lì c’è molto calore che spinge la squadra. Loro giocano bene, hanno un allenatore che lavora in società da tre anni con degli schemi ben precisi. Noi però sappiamo che nelle ultime partite siamo stati capaci di fare un bel calcio e di essere prepositivi. Siamo conspevoli della nostra crescita, domani voglio vedere il mio Toro. L’interpretazione della partita dipenderà da vari fattori, bisognerà vedere se saremo in grado di recuperare tanti palloni. Siamo una squadra che ha creato tantissimo e che finora ha raccolto meno di quanto ha seminato. Domani voglio vedere una personalità tipo quella contro la Fiorentina. Siccome con i viola abbiamo creato tanto bisogna migliorare sulle sbavature commesse, sia in difesa quando abbiamo subito dei contropiedi, sia in attacco per finalizzare meglio».
Mazzarri ha poi proseguito: «Gli allenatori devono istruire e organizzare la squadra il meglio possibile. Noi facciamo un bel gioco, prima o poi il gol arriverà. Le prime giorante creavamo poche palle gol nonostante fossimo sempre compatti. Ora si stanno cominciando a vedere delle occasioni pulite, speriamo di continaure su questa strada. Sono sicuro che da un momento all’altro cominceremo a vedere i gol. L’importante è avere i meccanismi giusti, devono sempre tornare i conti. Soriano? Quelli che scendono in campo ultimamente hanno giocato molto bene. Soriano si sta allenando con costanza, ha avuto il suo spazio e per una serie di motivi sta giocando meno perchè nel suo ruolo sto impiegando maggiormente Baselli. Quando hai una rosa di 23 o 24 giocatori è normale che qualcuno resti fuori. Difesa? Il calcio non è una scienza esatta, ci sono episodi che non controlli fino in fondo. In questo momento ogni errore che commettiamo ci costa un gol: è un momento. Se però continuiamo sulla nostra strada sono convinto che le cose si sistemeranno e che gli episodi gireranno in nostro favore. Noi stiamo correggendo le cose correggibili».