2017
Mazzarri: «Watford senza mentalità vincente». Ma arriva la smentita
Mazzarri parla dopo l’esonero al Watford, attaccando la famiglia Pozzo: «Non hanno mentalità vincente: io ho provato a trasmetterla, ma non ci sono riuscito». Ma ecco la smentita del tecnico, che nega di aver rilasciato interviste dopo la rottura con il club inglese
A Walter Mazzarri non è andato giù l’esonero dal Watford. E il tecnico di San Vincenzo, pochi giorni dopo la decisione della famiglia Pozzo di sollevarlo dall’incarico, ci è andato giù pesante, riservando qualche stilettata alla sua vecchia proprietà: «Peccato, quando eravamo nel nostro momento migliore, quando tutto stava andando così bene, quando eravamo settimi, abbiamo avuto tanti infortuni. C’è stato un momento nel quale metà squadra era infortunata. Nonostante questi infortuni siamo riusciti a raggiungere la salvezza a sei gare dalla fine della stagione e dopo esserci salvati così presto è normale che i giocatori si rilassino. Il Watford non ha le ambizioni che avevano i club nei quali sono stato prima. Ho cercato di passare loro una mentalità vincente, ma tra infortuni e difficoltà che si sono viste a fine stagione, non è stato possibile». Parole durissime, ma l’allontanamento di Mazzarri non è mai stato legato ai risultati, che anzi sono sempre stati all’altezza delle aspettative del club, bensì ai problemi con la lingua inglese. Difficoltà evidenti e imbarazzanti, che hanno reso complicatissima la sua esperienza in Inghilterra. Ora, per Mazzarri, torna prepotentemente in auge l’ipotesi di un ritorno in Italia, anche se le pretendenti per adesso scarseggiano…
LA SMENTITA – Walter Mazzarri fa dietrofront. Anzi, in giornata ha smentito di aver rilasciato dichiarazioni dopo l’esonero da parte del Watford. In una nota, Mazzarri fa riferimento ad alcune dichiarazioni che gli sono state attribuite, secondo le quali avrebbe motivato l’addio al club inglese con la mancanza di ambizioni da parte della società. Ricostruzione smentita dall’ex allenatore dell’Inter, che ha dichiarato di non aver rilasciato alcuna intervista dopo l’esonero.