2018
Mazzarri furente: «Ne avrei dovuti cabiare otto, niente scuse»
L’allenatore del Torino si presenta furioso davanti ai microfoni dopo la terribile partita giocata dai suoi contro il Napoli di Ancelotti
E’ arrabbiatissimo Mazzarri nella conferenza post partita di Torino-Napoli, finita con un secco 3-1 in favore dei partenopei con doppietta di Insigne e gol dell’ex Verdi. Belotti mette a segno il rigore concesso ai granata per l’intervento di Luperto su Berenguer. Queste le parole dell’allenatore granata: «Volevo ringraziare i tifosi. Oggi sembravamo un altra squadra rispetto ad Udine, faccio fatica a parlare di tattica. Nelle scorse gare eravamo cresciuti esponenzialmente, ma oggi sembrava ci fossimo scordati tutto. Oggi non eravamo in campo, parlavo con Frustalupi e gli dicevo: Quanti ne dobbiamo cambiare? 7 o 8? Sembravamo un altra squadra, voglio dire ai tifosi che mi dispiace. Meno male che non abbiamo il giorno di riposo».
Non ci sono scuse per Mazzarri: «I giocatori dovranno spiegarmi uno ad uno. Non voglio attaccarmi alle assenze, a nulla. Fino ad ora tutti avevano fatto bene, oggi si sono fatti errori dappertutto, individuali e non. Loro erano affamati, noi non conbattevamo, non era la squadra ce ho visto fino ad Udine. Con L’Inter eravamo partiti male ma non come oggi. Speriamo sia un episodio. A Bergamo dovremmo entrare in campo con tutta un altro piglio. Non c’erano avvisaglie. E’ stata una giornata negativa di tutti. Se non ci muoviamo in campo è difficile fare gli schemi. Il caldo a 12.30? Non può essere una scusa, ci siamo allenati due volte a quell’ora, ho parlato con i ragazzi, con il dottore per farli stare al meglio fisicamente a quell’ora. Abbiamo curato anche l’alimentazione. Non ci sono giustificazioni. Piano piano ripartiamo, prima parlerò con tutta la squadra, poi uno ad uno ed infine farà le scelte di formazione per la partita contro l’Atalanta, che spero che sia una partita completamente diversa”.
Tre i cambi operati, ma anche i subentrati non hanno fatto bene: «La cosa che mi ha fatto arrabbiare è che si è preso il cazzotto del 3-1 e ci siamo fermati tutti. Anche i ragazzi che sono entrati, a parte Parigini che almeno ha recuperato una palla, non han fatto bene. E’ strano. Non è facile spiegarselo, davvero. Un allenatore può fare qualcosa se ci sono due/tre giocatori che non sono in partita e dopo 20′ può anche cambiare, ma quando entrano in campo sette/otto giocatori, forse tutti, che non sembrano nemmeno i fratelli di quelli che avevano giocato a Udine…».
Il Torino tornerà in campo mercoledì sera alle 21 contro l’Atalanta: «Turno infrasettimanale? Vedremo se sarà positivo rientrare subito in campo per versare la rabbia, devo parlare con i ragazzi, oggi non mi aspettavo una partita del genere. Dobbiamo guardarci in faccia per bene e pensare alla prossima. Per come ho visto la squadra non so se sia un bene giocare mercoledì, per come sono fatto io rientrerei in campo tra un’ora ma devo convincere loro a fare le cose come ci siamo preparati, come risiamo detti, sempre fino ad ora. Quando c’è attenzione, organizzazione, la giusta preparazione fisica e atletica si può far bene. Si fanno gli errori, certo, lo sappiamo siamo un cantiere aperto. Stiamo iniziando ora, tanti ragazzi sono arrivati all’ultimo momento, quindi ci sta. Però lo spirito di squadra non mi è piaciuta. E’ una prestazione che non è in linea con quelle che abbiamo fatto sino ad adesso. Basta che rifacciamo le cose che abbiamo fatto ad Udine, cioè che questa partita ci serva. Nella prossima gara se iniziamo così ne devo cambiare due dopo 10′, vediamo se ci accorgiamo che non siamo quelli che abbiamo fatto vedere fino ad ora».