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Mauro: «Juve, Allegri dà il meglio di se stesso sotto pressione»

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Massimo Mauro, ex giocatore della Juventus e noto opinionista, su La Gazzetta dello Sport commenta la situazione in casa bianconera a due settimane dall’inizio del campionato

Massimo Mauro, ex giocatore della Juventus e noto opinionista, su La Gazzetta dello Sport commenta la situazione in casa bianconera a due settimane dall’inizio del campionato. Reduce da un infarto mentre giocava a padel, si è ripreso e racconta anche l’esperienza avuta.

INFARTO – «Purtroppo a volte ci penso, ma sempre meno. Ringrazio tutto il mondo del calcio perché un affetto del genere non me lo sarei mai immaginato. Adesso, però, basta parlare di me: fra meno di due settimane comincia il campionato…».

ALLEGRI – «Max è abituato alla pressione. Anzi, direi che il meglio di se stesso lo mostra proprio nel caos. Basta pensare all’ultima stagione: nonostante tutto, sul campo la Juve sarebbe arrivata terza e in Champions. Non giocare in Europa non è detto che sia un vantaggio e si è visto anche lo scorso anno con l’Atalanta. Le competizioni europee ti allenano ai massimi livelli. Se penso alla mia esperienza, giocare in Coppa Campioni era eccitante. Non un sacrificio. Per quanto riguarda Lukaku: se arriva lui, però vuol dire che va via Vlahovic… L’ho già detto e lo ripeto: io uno scambio del genere non lo farei per tanti motivi. La Juve sarà una delle favorite perché è una grande squadra, non per l’arrivo di Lukaku».

SCUDETTO – «Due cose. La prima è Chiesa: venderlo sarebbe pura follia, ma c’è bisogno del miglior Federico. La seconda è un gioco nuovo, diverso da quello delle ultime due stagioni. Allegri deve ricreare l’entusiasmo che c’era all’inizio del ciclo dei 9 scudetti, quando il pubblico veniva trascinato dallo spirito dei giocatori e gli avversari entravano in campo impauriti. Lukaku o non Lukaku, partirei dal gioco. Romelu è devastante negli spazi, è vero, ma non è che se arriva lui basterà chiudersi dietro e lanciare tutto sul belga. Conte ha esaltato Lukaku in modo diversi, partendo dalla cura della condizione fisica. Romelu al cento per cento fa la differenza in Italia. Ma se non è al top, come è successo in parte lo scorso anno, diventa quasi inutile».

LA JUVE RIMPIANGERA’ VLAHOVIC – «Per il futuro, sì. Ma non per quello che ha mostrato in questo anno e mezzo a Torino».

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