2018

Caso Matuidi, il ministro francese e il DG UNESCO in coro: «Basta razzismo»

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A intervenire sul caso Matuidi, ci hanno pensato anche esponenti di spicco del panorama politico internazionale come il ministro dello Sport francese, Laura Flessel, e il direttore generale dell’Unesco, Audrey Azoulay

Già le polemiche innescate, e le conseguenze, del post Verona-Juventus dopo i fischi e gli insulti razzisti rivolti a Matuidi avevano destato parecchio scalpore. Ma il tristissimo “bis” rivolto da alcuni tifosi del Cagliari nei confronti del centrocampista francese della Juventus hanno suscitato ancor più clamore, addirittura internazionale, come ci si sarebbe potuto aspettare. Oltre alla vicinanza espressa da Mario Balotelli, a intervenire sull’argomento ci ha pensato anche il ministro dello Sport francese, Laura Flessel, ex schermitrice e vincitrice di numerose medaglie, ora politico di spicco del governo Philippe.

«Condanniamo tutti gli atti razzisti che ogni giorno interrompono troppi eventi sportivi in ​​tutto il mondo. Lo sport deve essere un vettore di tolleranza. Non c’è motivo di trasformarlo in quel modo per suscitare odio». Queste le dichiarazioni del politico francese. Ma a condannare con forza l’episodio è intervenuto anche il direttore generale dell’Unesco, Audrey Azoulay: «Non deve esister il razzismo nello sport, fuori e dentro il terreno di gioco. Condanniamo nel modo più assoluto gli insulti razzisti rivolti a Blaise Matudi. Non si possono giustificare simili episodi. Tutti noi dobbiamo fare il possibile per estirpare questo male». Ennesima pessima figura di una parte dell’Italia calcistica, dunque, giustamente biasimata e bacchettata da esponenti di spicco del panorama internazionale.

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