2015

Matri: «Milan, resto e andiamo in Champions»

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L’attaccante pronto a conquistare l’allenatore Sinisa Mihajlovic

E’ tornato il sereno per Alessandro Matri, che temeva di non riuscire a tornare se stesso. Non sapeva cosa gli stava accadendo, ma la sua fidanzata Federica Nargi, i suoi genitori e il fratello lo hanno aiutato ad uscire dal tunnel in cui è finito tra il Milan e la Fiorentina: «Volevo fortemente tornare al Milan. Mi avevano cercato con insistenza, c’era Allegri, ero molto motivato. Purtroppo non ho iniziato bene e non mi sono fatto trovare pronto in certe situazioni. Il mio errore più grave? Caricarmi di troppe responsabilità. Ci tenevo al Milan e ci tengo ancora moltissimo. Le critiche sono arrivate presto, lo striscione dei tifosi “Matri? No grazie” non mi ha aiutato anche se non ero io l’obiettivo. Avrei dovuto viverla più serenamente», ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport l’attaccante, che non crede siano stati commessi errori nei suoi confronti e che è consapevole di aver meritato la panchina.

CRISI, RILANCIO E RITORNO – «Forse qualche critica è stata eccessiva: la quotazione di 12 milioni mica era colpa mia. Ma poi è sempre il campo a parlare: e quell’anno io ho fatto l’assist per ogni tipo di critica. Bastava spingere a porta vuota», ha precisato Matri, che si è ritrovato nel Genoa con la cura di Gian Piero Gasperini, il quale gli ha trasmesso fiducia e ha optato per un modulo offensivo che lo ha inevitabilmente aiutato. Poi il ritorno alla Juventus: «Come se non fossi mai andato via. Ho un rapporto stupendo con tutti. Non ho giocato tanto, ma quando sono stato chiamato in causa ho dimostrato di esserci. Ho pensato: “Allora non è tutto da buttare come qualcuno dice”. E davvero la Coppa Italia è uno splendido ricordo: il presidente Agnelli mi ha raccontato che ci teneva quasi più dello scudetto perché la decima Coppa era un desiderio di suo padre».

FUTURO E OBIETTIVI – All’orizzonte nuovamente il Milan, per la terza volta. Matri, infatti, dopo il prestito alla Juventus tornerà nel club che ne detiene il cartellino. La speranza è di restarci e di riuscire finalmente a far bene: «Non voglio essere un problema, ma spero di essere utile: parlerò con il mister e con la società. Torno con grandissima voglia di fare bene, ma con meno pressioni. Ho ritrovato le mie certezze. Mihajlovic? Conosce la mia professionalità. Gli do la massima disponibilità, voglio conquistarlo sul campo. E’ un tipo schietto, che dice le cose in faccia: bene così», ha chiarito Matri, che ha le idee chiare sugli obiettivi: «Rimanere al Milan, trascinare il Milan in Champions, segnare e giocare bene». 

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