2009
Materazzi: “In Nazionale? Vedremo. Balotelli? Un bambinone…”
Marco Materazzi sta dispuntando buone partite in maglia nerazzurra nelle occasioni in cui mister Mourinho lo chiama in causa, tra i migliori in campo ieri contro la Fiorentina Materazzi si è espresso su alcune questioni dell’attualità nerazzurra. Sull’addio di Amantino Mancini: “Ha detto che a Milanello si respira un’altra aria – ha esordito Materazzi – e quella frase se la poteva risparmiare perchè con l’Inter ha vinto uno scudetto e mezzo essendo stato quest’anno campione d’inverno. Mai sputare nel piatto dove si mangia anche perchè a giugno potrebbe tornare all’Inter. Sia chiaro: è un amico e gli auguro di far bene,Ã? ma poteva risparmiarsi certe parole anche perchè nessuno gli aveva chiesto niente a riguardo”. Materazzi ha poi lanciato un messaggio a Cassano: “Cosa mi sento di dirgli in questo momento? Dai Antonio, accendi il cellulare che ho voglia di sentirti! Cassano è sempre lo stesso e quando Del Neri è andato alla Sampdoria sapeva cosa trovava e quello a cui andava incontro. Come dice Antonio se uno nasce tondo non può morire quadrato”. Non possono mancare poi parole sulla Nazionale e sulle possibilità che ‘Matrix’ possa andare in Sudafrica con la rosa di Lippi: “Con queste partite in Coppa Italia credo di aver dimostrato che ho ancora la testa all’Inter e che mi diverto sempre. E’ vero, gioco poco, ma sono in una delle migliori squadre del mondo e so qual è il mio ruolo. Con Lippi ci sentiamo per salutarci perchè siamo legati da un’amicizia a livello familiare. Ci siamo parlati per telefono e mi ha detto che quando ha dichiarato che non veniva ad Appiano perchè non c’erano italiani, voleva solo fare una battuta. Io in Nazionale? Trovo giusto che ai Mondiali vadano coloro che hanno contribuito alla qualificazione. Intanto ho prenotato le vacanze per giugno, poi vediamo. Nesta? Lui è il mio idolo, il più forte del mondo e spero che in Sudafrica vada”. Infine Materazzi si è espresso in modo schietto su Balotelli:Ã? “Mario è così, un bambinone che vuole sempre giocare, che ama stare in campo. Quando ci parlo gli dico di guardare me: anch’io vorrei sempre essere titolare eppure”.