2014
Marotta: «Inter, nota assurda. Falcao…»
Il direttore generale della Juventus ai microfoni de La Domenica Sportiva
JUVENTUS MAROTTA – Ospite de La Domenica Sportiva, il direttore generale della Juventus ha parlato del processo di crescita europeo bianconero e di Andrea Pirlo: «Ora siamo un modello di riferimento e questo ci rende orgogliosi. Ma il calcio italiano è in difficoltà, come dimostra il ranking. Dobbiamo migliorare, ad Atene abbiamo sbagliato il primo tempo. Pirlo? Non è sicuramente triste, anzi è espansivo. Sembra triste, ma non lo è e ha grande voglia di essere protagonista, di divertirsi con la squadra. E’ un luogo comune quello sulla presunta tristezza per Allegri, non è vero che non è rimasto al Milan per questo e noi per fortuna l’abbiamo preso a parametro zero. Ora è reduce da un lungo infortunio, deve tornare al top della condizione», ha dichiarato Beppe Marotta.
“COMUNICATO ASSURDO” – L’attenzione si è spostata poi sulla battuta di Andrea Agnelli riguardo Massimo Moratti e il botta e risposta che ne è scaturito con l’Inter: «Thohir? Ci ha dato fastidio la sua replica. Agnelli aveva speso belle parole per Moratti, poi aveva detto in modo affettuoso che aveva fatto una follia accettando uno scudetto non suo. Da qui ad un comunicato è assurdo, si parla di reputazione Juventus che retrocede, deprecabile e fuori luogo quello è che è stato scritto sul sito dell’Inter. Lo stesso Moratti non era intervenuto..».
RETROSCENA – Marotta ha poi affrontato altri temi, come l’arrivo di Antonio Conte, la situazione di Walter Mazzarri, quello della moviola in campo e la crescita di Alvaro Morata, ma partendo dal mancato arrivo di Radamel Falcao: «Lo abbiamo seguito, ci siamo andati molto vicino, ma ci sono state poi delle difficoltà e noi non abbiamo le stesse possibilità dei club stranieri, ma comunque preferiva la Juventus in Italia. Conte? Agnelli ha avuto l’intuizione di prenderlo, ma ora abbiamo Allegri. Mazzarri? Sono contro gli esoneri, l’Inter deve supportarlo. Moviola? Sono per la tecnologia in campo e per i miglioramenti, ma contrario alla moviola, perché prediligo il gioco effettivo. Contro il Sassuolo c’era una perdita di tempo sistematica. Morata? E’ giovane, deve crescere e imparare le lezioni tattiche di Allegri. Llorente fa un grande lavoro per la squadra. Ferrero? E’ genuino e spontaneo, dice quello che pensa, ha tanta passione ed è un bene per il nostro calcio».