I primi 80 giorni di Beppe Marotta da dirigente dell’Inter. Tanto lavoro, tante decisioni e uno stile già ben definito

Sono passati 80 giorni da quando Beppe Marotta è diventato ufficialmente il nuovo amministratore delegato dell’Inter. L’insediamento, avvenuto il 13 dicembre, a due giorni dalla cocente eliminazione in Champions League. Ottanta giorni e tanti problemi. Nemmeno lui forse si aspettava un avvio così, ma è interventista per natura e ha già tutto chiaro in mente. Da Nainggolan a Perisic, passando per Icardi: Beppe ha dovuto mettere mano al suo savoir-faire unito al suo pugno duro, dando una chiara impronta alla sua Inter.

Nainggolan messo fuori rosa, Perisic via su richiesta (non è partito perché non sono arrivate richieste soddisfacenti) e la fascia tolta a Icardi con le conseguenti schermaglie a distanze con Wanda Nara, prima della ‘pace’ in diretta tv, poi la presa di posizione sulle polemiche arbitrali, specialmente dopo i fatti di Firenze. Il dirigente ha promesso il rinnovo del contratto a Mauro e presto avanzerà l’offerta nerazzurra: contratto da 6,5-7 milioni di euro più bonus. Presto arriverà anche un’altra proposta di rinnovo, a Piero Ausilio, direttore sportivo nerazzurro. Questo quanto fatto da Beppe nei primi 80 giorni, questa l’agenda per i primi 100 giorni con l’obiettivo di creare un’Inter in grado di mettere in discussione il dominio Juve.

Marottrump… 🤣

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— Giovanni Capuano (@capuanogio) February 28, 2019