2014

Marotta a Sky: «In Champions approccio diverso»

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L’ad bianconero: «Pirlo va aspettato»

JUVENTUS PALERMO MAROTTA – La Juventus è chiamata al riscatto contro il Palermo. Allegri ha deciso di dare un turno di riposo a Lichtsteiner e Pogba, mandando invece Llorente in campo dal primo minuto. Ecco come la pensa Marotta, intervistato da Sky Sport prima del match contro i rosanero: «Sicuramente l’allenatore vede Llorente tutti i giorni, e ne valuta appieno lo stato di forma. Il fatto che giochi è già un segno importante, c’è anche un contributo che dà alla squadra. Non a caso è riuscito a facilitare il gioco di Tevez quest’anno, in uno schieramento tattico che è differente da quello di Conte».

GIOCATORI – Marotta continua parlando di Pirlo e del riposo concesso a Pogba: «E’ giusto dosare le forze dei giocatori, avendo tanti impegni ravvicinati. Giocheremo giovedì a Genova. Una panchina ci sono i cosiddetti co-titolari, che sono all’altezza della situazione. L’undici iniziale è di grande autorevolezza, al di là di coloro i quali che sono in panchina. Pirlo? Non dimentichiamoci che è stato fermo più di un mese per un infortunio molto difficile. Per entrare in forma necessita di tanto tempo, ed il miglioramento lo si ha solo se si gioca con continuità. Una partita vale più degli allenamenti, e se le sue prestazioni non sono all’altezza di quelle che siamo abituati a vedere, bisogna avere pazienza ed aspettarlo».

CRITICHE – «Mi è difficile entrare nei particolari della scelta di Llorente rispetto a Morata, sono decisioni dell’allenatore che rispetto. Comunque questi sono due giocatori validi, che avranno modo di farsi valere nel corso della stagione, nell’ottica degli impegni che abbiamo. Llorente non è in forma, non è il giocatore che abbiamo visto nelle ultime partite di campionato, però è un giocatore importante e direi che anche in questa stagione sta facendo del lavoro oscuro, ma per facilitare le occasioni da gol di Tevez. Un attaccante quando non fa gol può anche sedersi in panchina, oggi però siamo in un calcio moderno, e gli allenatori e gli attaccanti lavorano per la squadra».

CHAMPIONS LEAGUE – Marotta parla anche dell’atteggiamento della squadra in Europa: «Il Dna di una squadra può incidere? Non credo. Penso che sia una questione di esperienza, di valutare il fatto che ci sono avversari molto più impegnativi di qualunque squadra di Serie A per il valore che rappresentano. L’approccio di queste squadre è, agonisticamente parlando, molto alto dal punto di vista motivazionale. Noi dobbiamo essere bravi in questo, perchè tecnicamente le squadre italiane non hanno nulla da invidiare a tanti altri. Ma l’approccio è importante, come visto con la Roma. E’ evidente che questi sono elementi fondamentali che spesso vengono sottovalutati. Il primo obiettivo è quello di vincere lo scudetto e sicuramente consolidarci per garantirci la permanenza in Champions nella prossima stagione. La Champions è un torneo: non nascondiamo il fatto che esistono dei valori, onestamente la Juventus non ha un valore elevato come possono essere Real, Barcellona o Bayern. Ma è un torneo, e possono esserci circostanze favorevoli che hanno più peso rispetto al campionato, dove vince la squadra migliore in assoluto».

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