Marocchino: «Thiago Motta pitagorico, disegna triangoli benissimo. Il tempo dirà se la JUVE ha fatto bene a puntare su di lui. Locatelli NO e Fagioli SI: le scelte di Spalletti si spiegano così»
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Marocchino: «Thiago Motta pitagorico, disegna triangoli benissimo. Il tempo dirà se la JUVE ha fatto bene a puntare su di lui. Locatelli NO e Fagioli SI: le scelte di Spalletti si spiegano così»

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Thiago Motta

Le parole di Domenico Marocchino, ex calciatore della Juventus, sulla scelta di Thiago Motta come nuovo allenatore

Domenico Marocchino ha giocato nella Juventus di Giovanni Trapattoni e ha fatto anche un pezzo di carriera nel Bologna. Oggi brillante opinionista Rai, si è espresso sul Corriere della Sera a proposito del presente bianconero.

MOTTA SCELTA GIUSTA PER LA JUVE«Il tempo dirà la verità. A La Spezia e Bologna ha mostrato cose interessanti, però le aspettative a Torino sono completamente diverse. Il messaggio che bisogna ricostruire è passato, ma per farlo serve tempo. Per lui cambierà poco soltanto a livello territoriale: Bologna e Torino hanno i portici e sono tagliati da due fiumi, il Reno e il Po. E San Luca ricorda un po’ Superga».
COSA PIACE DI MOTTA«Mi piace il Thiago Motta pitagorico, quello che disegna triangoli in campo per collegare i giocatori e verticalizzare il gioco andando tra le linee nemiche, nelle zone intermedie. Anche alla Juve attuerà qualche cambio di ruolo per valorizzare il materiale a disposizione».
LOCATELLI NO, FAGIOLI SI’ IN NAZIONALE«Mi spiace per Locatelli, un professionista serio che si è sacrificato in un ruolo da regista che non so quanto gli piaccia. Quanto a Fagioli, credo abbia caratteristiche rare se non uniche in Italia, è un interno atipico: non è l’asso o il re, ma può tornare molto utile».
DI GREGORIO PER IL POST SZCZESNY«Sinceramente, il ruolo di portiere mi sembra quello meno importante, alla Juve, almeno a breve termine. Detto questo, Di Gregorio mi piace. Mi ricorda un po’ Castellini, è acrobatico come lui».