2020
Marcus Thuram in Nazionale come papà: dai Maldini agli Haaland, le dinastie più famose
Momento storico per Marcus Thuram, convocato per la prima volta nella Nazionale Francese: sulle orme di papà Lilian, sono molte altre le dinastie in giro per il mondo
Da mesi si discuteva in Francia sulla possibile convocazione di Marcus Thuram in Nazionale. Ebbene quel giorno è meritatamente arrivato grazie a Deschamps che l’ha selezionato per le sfide contro Finlandia, Portogallo e Svezia.
La crescita esponenziale con la maglia del Borussia Moenchengladbach ha fatto notevolmente impennare le quotazioni dell’attaccante. Non è un bomber di razza, sono infatti 36 le sue reti in circa 160 gare da professionista tra Sochaux e Guingamp prima dell’esperienza in Bundesliga. Marcus sa però farsi apprezzare per fisicità, atletismo e generosità, partner ideale per chiunque.
Difficile comunque ipotizzare che il parmense di nascita possa ripetere le imprese di papà Lilian. L’ex giocatore della Juve ha saputo collezionare 142 presenze con Les Blues, condite da sole due, quanto memorabili reti. Quelle che ribaltarono la Croazia nella semifinale del Mondiale 1998, poi vinto proprio da Zidane e compagni.
I Thuram formeranno con ogni probabilità la terza coppia padre-figlio della storia ad aver indossato la casacca della Nazionale di Francia. Prima di loro Roger e Patrice Rio, cui seguirono Jean e l’ex interista Youri Djorkaeff.
Sono moltissime altre, però, le coppie famose in giro per il mondo, su tutte quella formata da Cesare e Paolo Maldini. Oltretutto, con la possibilità concreta di stabilire un clamoroso record se il giovane Daniel dovesse far progredire ulteriormente la dinastia più celebre del calcio italiano.
Tra i giocatori in attività, spicca Erling Haaland, il cui papà Alf Inge giocò i Mondiali del 1994 con la sua Norvegia. Da menzionare poi Daley Blind, il cui livello è probabilmente inferiore a quello raggiunto da papà Danny nell’Olanda degli anni Novanta.
Altri figli ancora sulle tracce di padri fenomenali sono sicuramente il portiere danese Kasper Schmeichel, erede dell’inarrivabile Peter, e il talento rumeno Ianis Hagi, ben lontano dalla classe di papà Gheorghe.
C’è poi anche la categoria degli eredi multipli, tra cui nel passato i fratelli danesi Michael e Brian Laudrup (quest’ultimo Nazionale anche nel futsal) possono vantare un genitore da Nazionale quale fu Finn. Destino similare quello della leggenda ghanese Abedì Pelè, i cui rampolli Andrè e Jordan Ayew non sono giocatori qualunque.
Ha distribuito invece in modo decisamente sproporzionato il suo Dna Pierre Aubameyang. Se Pierre-Emerick è diventata una stella di prima grandezza, non altrettanto si può dire per i fratelli William e Catilina, comunque entrambi nazionali del Gabon.