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Marco D’Alessandro: la scheggia nerazzurra di Colantuono, Reja e Gasperini

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La scheggia ex Monza e Atalanta Marco D’Alessandro: una freccia dai colpi nerazzurri pesanti (da Colantuono a Reja fino a Gasperini)

Una freccia veloce in grado di rompere gli indugi, entrato nella storia per aver segnato uno dei goal più decisivi ed emozionanti della prima Atalanta di Gasperini (e non solo), avente anche un passato da ex a Monza: Marco D’Alessandro.

Nato a Roma il 17 febbraio 1991, D’Alessandro diventa una delle ali più promettenti del calcio italiano: veloce, scattante, capace di saltare l’uomo e servire assist preziosi per gli attaccanti. In due stagioni al Cesena sigla 7 goal e 15 assist che gli valgono la chiamata di un’Atalanta che sta provando a compiere il salto di qualità con Colantuono.

La squadra va nettamente in difficoltà, ma il numero 7 si fa notare come esterno di centrocampo in grado di spingere, per quanto gli spazi nel 4-4-2 siano pochi ed inclini alle sue caratteristiche offensive. Stefano viene esonerato e con Reja vive il miglior momento della sua carriera a Bergamo: 4-3-3, posizione di ala destra, e D’Alessandro da maggio in avanti si diverte (da menzionare la partita con la Lazio in casa dove fece impazzire le difese avversarie). Su FIFA 15 il suo prezzo schizza alle stelle per essere uno dei giocatori più veloci della Serie A nonostante la carta argento.

Nella stagione 2015/2016 parte come riserva di Maxi Moralez, ma mette a segno colpi importanti: gli assist contro Palermo e Lazio, i goal con Udinese e Genoa, e lo zampino nello spettacolare 3-3 contro la Roma dove nel 4-2-3-1 ristrutturato insieme al tandem Gomez-Diamanti fa una signora gara.

Arriva Gasperini e per quanto la scena riescono a prendersela Papu e i giovani, sigla la rete al 91′ contro l’Empoli sotto la Pisani per il 2-1 che consentirà all’Atalanta di raggiungere il quarto posto in classifica a fine stagione, nonostante la continuità non sia nelle sue corde. Nel 2017 saluta tutti giocando con le maglie di Benevento, Udinese, SPAL e anche Monza, lasciando un grande ricordo nerazzurro.

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