2019
Marchisio: «Io per sempre della Juve. Cedere Dybala sarebbe un errore»
Claudio Marchisio non dimentica la Juve: il centrocampista ha rilasciato una lunga intervista parlando del club bianconero
Il cuore di Claudio Marchisio continua a battere per la Juve. Il centrocampista dello Zenit, ai microfoni di Tuttosport, ha rilasciato una lunga intervista per parlare del club bianconero.
DYBALA – «Stravedo per Paulo e spero davvero che non venga ceduto, sarebbe un errore, perché talento come ne ha lui ce l’hanno davvero in pochi. Mi ricordo fin dalla prima partita, la Supercoppa in Cina. Era partito in panchina, poi è entrato e gli ho detto subito: “Tu stai in area perché con il piede che ti ritrovi devi stare più vicino possibile alla porta”. In questo periodo l’ho sentito tante volte. È consapevole del momento difficile, ma sa che nella carriera di un calciatore, anche quelle dei campioni, può succedere».
JUVE – «I tifosi devono godersi questo scudetto. È storico ed è bellissimo. Io ho sempre seguito la Juve in tv: sono nato e rimarrò per sempre juventino».
DELUSIONE CHAMPIONS – «Lo capisco e in parte avevo calcolato questo rischio. Quando è arrivato Cristiano Ronaldo l’attesa è cresciuta in modo abnorme. L’idea di affrontare la Champions con lui aveva alzato il livello delle aspettative sopra la soglia di sicurezza. Ovvio che poi quando cadi da lì ti fai più male, ma non esiste un calciatore, un allenatore o un modo di giocare che ti garantisce la certezza di vincerla. Questo va compreso e metabolizzato. All’estero vivono la Champions con più leggerezza: il Manchester non la vince da molto tempo, ma non drammatizza e così altri club. L’importante è essere lì, rimanere su quei livelli il più a lungo possibile, poterci provare credibilmente ogni anno. Anche questo ho imparato vivendo il calcio italiano da lontano».
ALLEGRI – «Allegri è bravo a disperdere la tensione con il suo modo di fare, non si fa mai coinvolgere nel vortice. Scherzando gli dicevo: tu, se casca il mondo, ti scansi. Ma è saggio. Al suo posto vorrei uno che credo non si possa avere: Jurgen Klopp. Mi piace da morire il suo gioco e mi piace il suo modo di interpretare il calcio, farebbe molto bene al calcio italiano. Ma se rimanesse Allegri non ci vedrei niente di male, perché è un allenatore che vince sempre e mica è poco».
CONTE ALL’INTER – «Non mi farebbe impressione, è un professionista. Potrebbe avere un forte impatto, perché quando c’è da ristrutturare si trova sempre bene. Le bandiere sono sempre più rare. E gli stessi che si lamentano di questo sono poi quelli che ogni anno vorrebbero cambiare 10 giocatori su 11 della propria squadra».
RONALDO – «L’ho conosciuto più da avversario. Un fenomeno. E mi inorgoglisce il fatto che nel suo museo di Madeira ci sia una mia maglia: l’avevamo scambiata dopo una sfida al Bernabeu. Quest’anno l’ho seguito, credo che abbia capito quanto sia duro il campionato italiano, le difese chiuse, la tattica».