2019
Marchisio: «Non giustifico i rapinatori ma penso che chi sta male può arrivare a fare ciò»
Una serata da incubo quella di martedì per Claudio Marchisio e la moglie, l’ex Juventus ha raccontato l’accaduto
Attimi di vera e propria paura. A viverli Claudio Marchisio e la moglie nel pomeriggio di martedì quando cinque uomini sono entrati nella loro abitazione per derubarli. L’ex calciatore ha raccontato la sua esperienza al Corriere della Sera.
«Due pistole vere non le avevo mai viste e stavolta le avevamo puntate alla testa, è stata tosta ma siamo riusciti a restare lucidi».
«Martedì cinque uomini sono entrati in casa nostra a Vinovo, mi chiedevano della cassaforte, ma noi non ce l’abbiamo. Non ci credevano, ma è davvero così. Allora hanno preso tutto ciò che potevano e sono andati via. Avevo paura per me, per mia moglie Roberta e ringraziavo il cielo che in casa non ci fossero i nostri figli. Erano a giocare a pallone, dovevano rientrare alle 8 accompagnati dal nonno e l’allenatore è stato il primo a insospettirsi perché non rispondevamo al telefono. Quando i rapinatori l’hanno capito hanno fatto in fretta, è stata la nostra fortuna».
«Non giustifico chi fa questo, ma penso: chi sta male, chi ha fame, non ha paura e può anche arrivare a fare ciò. Sono cose che accadono da tutte le parti, perché la differenza tra ricchi e poveri è ovunque».
COMMENTI – «Si commentano da soli. Io esprimo le mie idee nel rispetto di quelle altrui. I social possono essere un modo anche per capire meglio le nostre abitudini, dove e come viviamo, forse i rapinatori li hanno usati per questo. Altri se ne servono per offendere. Non penso solo a me o alla mia famiglia. Io preferisco socializzare la nostra voglia di un mondo migliore».