Hanno Detto
Marchisio: «I giovani non vanno protetti, ma fatti provare»
Le parole di Claudio Marchisio: «Spesso sento dire: ‘Quello lì è ancora troppo giovane e va protetto’. Ma facciamoli scottare questi ragazzi»
Claudio Marchisio ha rilasciato un’intervista a Il Foglio in cui racconta la sua nova vita da imprenditore dopo l’addio alla Juve. Di seguito le sue parole.
2006 – «Ciò che successe quell’estate ha sicuramente accelerato il mio percorso ma il talento alla fine vince sempre. Spesso sento dire: ‘Quello lì è ancora troppo giovane e va protetto’. Ma facciamoli scottare questi ragazzi. Se hanno la testa a posto, la prossima volta, non si bruceranno più. È una selezione naturale, i più forti emergono».
DEL PIERO – «Iniziai a vincere con il suo ultimo scudetto era un modello aspirazionale, quando avevo 22 anni mi dava già consigli sul futuro».
ALLENATORE – «Un grande allenatore sa comunicare oltre che motivare, educare e istruire. Chi ha la fortuna di iniziare subito in club importanti, quasi sempre diventa un ottimo gestore e motivatore. Altri come Conte, Spalletti e De Zerbi che hanno fatto la gavetta, verranno a dirti: ‘Questa è la mia proposta, imparate a memoria o non mi seguite’».
MATE – «Mate è l’amico di cui puoi fidarti. Un’agenzia come la nostra risulta cruciale per il grande sportivo, proprio come i motivatori o gli agenti, perché lo spinge a coltivare nuove ambizioni e passioni nel mondo del lavoro. E io per ognuno di loro sono il primo biglietto da visita. Alcuni nostri clienti, subissati da commenti negativi quando non performano al meglio, preferiscono chiudersi piuttosto che esporsi e mettere uno scudo davanti. Chiudendo i profili, però, tutto il mondo là fuori continua a esserci comunque. Per questo proviamo a insegnare loro a difendersi mettendo in campo se stessi, senza tirarsi indietro e rinunciare al confronto».
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