Il doppio ex di Roma e Chievo parla del match di questo week-end, all’Olimpico i giallorossi di Rudi Garcia cercano il riscatto

Una vita trascorsa nel Chievo, ma anche una breve parentesi alla Roma. Massimo Marazzina è l’uomo giusto per parlare di questa partita. L’ex attaccante ha parlato ai microfoni di CalcioNews24.com, contattato in esclusiva, della sfida dell’Olimpico. Nella capitale la squadra di Eugenio Corini proverà a non ritornare in terra veneta con le ossa rotte.

Sconfitta contro la Juventus a parte, per il resto la Roma sta facendo un buon campionato…
«Si, un campionato molto positivo. La Roma sta continuando con il trend dello scorso anno e, al di là della partita contro la Juventus, è in linea con le aspettative».

E il Chievo?
«Il Chievo gioca bene, ma non raccoglie quanto merita. Dovrebbe iniziare a giocare male, ma a fare punti. C’è l’Empoli che fa un buon calcio e vince, macinando terreno in ottica salvezza. Il Chievo lotterà fino all’ultimo per salvarsi, purtroppo questo è il campionato che dobbiamo aspettarci dai clivensi».

Non raccoglie quanto merita, eppure la squadra non sembra demeritare…
«Si, il Chievo ha giocatori di esperienza come Maxi Lopez e per una squadra che deve salvarsi è un buon potenziale. Contro il Milan sono state sbagliate le ripartenze e diversi passaggi, c’è mancato poco per fare risultato. Inoltre c’è stato il cambio di direttore sportivo, una svolta epocale. Direi, poi, che Roma non è lo stadio indicato per fare punti».

L’aspetto più bello della Roma? Il calcio?
«La Roma gioca palla a terra e ha dei giocatori con dei piedi buoni che prediligono le giocate, riesce ad avere una buona impostazione senza sprecare. Rudi Garcia ha portato una mentalità nuova ad una squadra di giocatori importanti, poi ha un centrocampo strepitoso».

Che partita dobbiamo aspettarci?
«La Roma è favorita, ma il Chievo all’Olimpico non dovrà difendersi. Vista la qualità offensiva dei giallorossi, giocando così, prenderanno sicuramente gol. La Roma farà la partita, ma consiglio ai clivensi di attaccare in contropiede: è l’arma migliore e semplice».