2013
Maran: “Un pareggio che ci lascia l’amaro in bocca”
Il Catania non capitalizza al meglio il doppio turno.
Trovato il vantaggio con Barrientos e cullata l’idea di vincere la seconda gara consecutiva, il Catania impatta contro il Genoa nei minuti finali. In sala stampa, ai microfoni di CalcioNews24.com, si presenta il tecnico dei rossazzurri, Rolando Maran, visibilmente amareggiato dopo la vittoria sfumata: “Un pareggio che lascia l’amaro in bocca, proprio perché arriva in un momento dove stavamo rischiando zero. Anche in occasione della rete, talmente rocambolesca, non abbiamo mai sofferto. L’abbiamo fatto solo nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo, ma sia stati noi ad avere il pieno controllo del match. Nell’economia della partita abbiamo fatto ciò che dovevamo fare, senza rischiare nulla. Abbiamo tirato poco in porta per merito del Genoa, ma noi abbiamo sempre cercato di creare superiorità in fase offensiva, dopo è ovvio che ci deve essere anche una squadra che ti contrasta. Loro sono stati bravi a chiuderci con cinque uomini in difesa. Siamo andati in vantaggio grazie ad una intuizione del Pitu, ma dopo la rete siamo sempre stati pericolosi. I ragazzi hanno dato il massimo, considerando i tanti acciacchi che ci stanno creando problemi. La classifica del Genoa non è quella reale, quindi la gara va valutata anche in base all’avversario. E’ ingiusto dire che chi è entrata non ha dato alcun impatto. Hanno tutti cercato di dare una mano, Leto compreso. Tachtsidis è un giocatore che sta crescendo, mentre Biraghi è dovuto uscire a causa dei crampi. Bergessio sta soffrendo parecchio per quei problemi alla caviglia, va solo applaudito. Il nostro cambio di marcia nella ripresa coincide con l’andamento del match dell’avversario. Con Kucka e Santana abbiamo faticato un po’ a tener palla ma, come già detto, non abbiamo rischiato nulla. Questa pausa ci serve come il pane per recuperare i tanti indisponibili. Certo, sarebbe stato bello andarci con una vittoria. Resta un rammarico grande. Nel lavoro e nel valutare la prestazione, dovremo essere bravi a capire i nostri errori”.
Dal nostro corrispondente
Andrea Mazzeo