2017

Maran: «Contro la Spal partita insidiosa»

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Consapevole del valore della propria squadra, il mister gialloblù deve sostituire gli assenti Castro e Radovanovic. «Chi entra al loro posto non li farà rimpiangere».

Domani in anticipo di campionato, il Chievo si troverà di fronte la Spal, quart’ultima in classifica. Uno scontro diretto anche se per i veronesi vincere vorrebbe dire arrivare a quota 20 punti, un traguardo di tutto prestigio. Mister Rolando Maran ha fiducia nella sua squadra, capace di fare risultati importanti e deve pensare a sostituire due pedine importanti del suo scacchiere: Castro infortunato e Radovanovic squalificato.

«Siamo consapevoli che è una partita importante, un avversario che ha sempre creato delle difficoltà a tutti, un match impegnativo e che nasconde insidie. Dobbiamo essere bravi a mettere in campo la massima prestazione. Però vorrei sottolineare che non siamo ad un bivio che svoltando da una parte o dall’altra hai più o meno conseguenze. Ma dobbiamo avere la consapevolezza che se andiamo in campo e facciamo quello che sappiamo per noi ci saranno delle belle soddisfazioni».

L’assenza di Castro, però, si farà sicuramente sentire, soprattutto per i colpi imprevisti del giocatore. «L’essere geniale è un aspetto che porta qualcosa in più alla squadra che ha bisogno anche dell’interpretazione personale. Questo mette in luce le caratteristiche dei giocatori con più estro e genialità. Abbiamo fuori Rado e Castro. Ogni giocatore ha le proprie peculiarità e dobbiamo trovare il modo di esaltarle. Loro sono due giocatori che hanno quasi sempre giocato perchè hanno dimostrato di dare un grandissimo contributo, ma chi andrà in campo domani sono certo che non farà rimpiangere nessuno. Non dobbiamo stare a guardare chi manca o chi c’è. Io sono tranquillo che chi entra al posto dei giocatori fuori darà il massimo».

Domani si scontreranno due attaccanti che il Chievo ha cresciuto e che sono protagoisti di un importante futuro. «Paloschi e Inglese sono cresciuti tanto a Verona, anche grazie alla squadra, e le loro cessioni (di uno già avvenuta, l’altro se ne andrà a giugno o forse gennaio, ndr) hanno portato anche benefici alla società. Vedere ragazzi che vanno in squadre importanti è motivo di orgoglio anche per me».

 

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