Manolas: «Dobbiamo vincere a Milano e sperare» - Calcio News 24
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2016

Manolas: «Dobbiamo vincere a Milano e sperare»

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manolas azione roma agosto 2015 ifa

E ancora: «Abbiamo giocato una grandissima seconda parte di stagione. Il prossimo anno? Strootman e Castan i due acquisti più importanti»

Simbolo e baluardo della difesa giallorossa, Kostas Manolas è stato il calciatore più presente, per partite giocate, del campionato della Roma. Proprio lui ha voluto fare un primo bilancio sull’annata romanista, tramite forzaroma.info, non proprio storta ma neanche perfetta. «Penso di aver fatto un buon lavoro, ho giocato quasi sempre, peccato che non abbiamo vinto nulla perché l’obiettivo della società è sempre stato vincere. Adesso abbiamo un’altra partita e dobbiamo lottare fino alla fine».

LA STAGIONE – Sulla carta la Roma quest’anno avrebbe dovuto lottare per il titolo ma dopo una buona partenza, la squadra di Garcia ha rallentato, quasi a fermarsi. Il subentro di Spalletti ha dato alla Roma nuova linfa finale che l’ha vista recuperare posizioni in classifica attestandosi al terzo posto. «Sì, ad un certo punto eravamo quinti, ma poi abbiamo fatto una striscia positiva, abbiamo raccolto tante vittorie e una sola sconfitta in campionato contro la Juve. È stata una bella ripresa, ma dobbiamo comportarci così fin dal principio il prossimo anno», analizza così la stagione Manolas.

SPALLETTI – L’arrivo di Spalletti  è stato, quindi, decisivo per la rincorsa al terzo posto della Roma, ma cosa è cambiato in realtà con il suo arrivo lo ha dichiarato il greco, dicendo: «Gli allenamenti sono più intensi. Spalletti è un allenatore tosto, e se le cose vanno bene o male si comporta sempre nello stesso modo. Ti evidenzia gli errori fatti, ti chiede di migliorare sempre, nel calcio non basta mai. I risultati sono la prova che abbiamo fatto un bel lavoro».

LA SUA STAGIONE – In questa stagione il greco ha giocato 44 partite tra Serie A e Champions League ed è sempre stato uno dei giocatori con il rendimento più alto e, questo, è stato molto dispendioso sia sul piano fisico sia su quello mentale, perché: «Quando giochi tante partite, è duro esprimersi ad alti livelli, e io ci ho messo tutto il mio impegno». La migliore partita? «Senza ombra di dubbio quella contro il Real Madrid all’Olimpico. Abbiamo perso, ma avevo contro grandi campioni e penso di aver fatto un bel lavoro».

LA DIFESA – Sul suo compagno di reparto, Rudiger, ha dichiarato che: «Sì mi aspettavo una crescita così evidente, perché la prima volta che l’ho visto ho pensato che era troppo forte, veloce, alto – ha continuato Manolas – ha tutte le caratteristiche per migliorare sempre di più e con il lavoro può diventare un grande calciatore». E allora qual è stato il problema della retroguardia giallorossa che ha subito, quest’anno, ben 40 gol? «Quando prendi gol non è solo un problema delle difesa, come non è merito esclusivamente dell’attacco quando segni, è un lavoro di tutti i giocatori in campo. Credo il fattore determinante sia avere equilibrio, come gioca la Juve; l’equilibrio ti permette di non far arrivare l’avversario davanti alla porta. Noi giochiamo molto in attacco e dobbiamo acquisire equilibrio per il contropiede avversario».

IL MILAN – E, come normale che sia in previsione della partita di domenica contro il Milan, ha parlato anche del prossimo, e ultimo, impegno dei giallorossi. Contro un Milan che non è nel suo miglior momento, ma come ha detto Manolas: «Bisogna far attenzione perché il Milan è sempre il Milan. Anche perché nelel ultime tre partite giocate a San Siro abbiamo perso, e lì non è mai una gara semplice. Noi dobbiamo vincere e sperare che il Napoli non vinca, anche se ha una gara molto abbordabile, ma nel calcio non si sa mai». Questa volta l’attaccante che dovrà marcare è Bacca, che è molto veloce e pericoloso, tant’è che ha dichiarato: «È molto forte, è un attaccante a cui bisogna stare attenti».

LA ROMA – Dopo la punizione calciata da Manolas contro il TorinoPjanic gli ha fatto notare dove è andata a finire la palla (naturalmente alta), ma il difensore greco ha raccontato di aver provato più e più volte i calci di punizione in allenamento e, essendo assente Pjanic, ha deciso di provarci. Sul rientro di Strootman, invece, ha notato la naturalezza con la quale è rientrato in campo, dicendo: «È stato un piacere incredibile per me vederlo in campo. Ne ha passate tante in questi ultimi due anni. È un calciatore fortissimo, che può giocare dove vuole. Speriamo che la sfortuna lo abbandoni e possa essere il nuovo acquisto per la prossima stagione». Proprio sugli acquisti interni del prossimo anno, ha voluto ricordare anche Castan che è sempre più pronto a rientrare in campo con la squadra, come detto anche da Spalletti. Per finire ha voluto dire qual è stato il giocatore più forte che ha incontrato in Italia, la risposta? Semplice, «Higuain».

 

 

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