2018

Manolas sincero: «La Juve ha tre squadre, ma noi vogliamo vincere. Via solo per Real o Barça»

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Il difensore della Roma, Kostas Manolas, ha parlato della sua esperienza nella Capitale, del futuro e di tanto altro

Parla Kostas Manolas. Il difensore greco della Roma ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport parlando degli obiettivi personali e di squadra. Il difensore ha ammesso la forza della Juventus ma ha invitato la sua Roma a non mollare per portare a casa almeno un trofeo: «Io sono qui da cinque anni e non ho ancora vinto niente. In passato invece avevo vinto sia all’Aek che all’Olympiacos. Questa squadra ha bisogno di vincere. Certo, la Juventus è sempre stata la più forte, ed anche quest’anno lo è. La Juve ha tre formazioni, tutte fortissime. In panchina ha Bernardeschi, Douglas Costa, Dybala, Cuadrado, Benatia, Barzagli, Rugani. La Roma però deve restare tra quelle che mettono pressione restando attaccate fino alla fine, come abbiamo sempre fatto negli ultimi anni».

Prosegue Manolas: «E’ difficile vincere lo scudetto, la verità è questa. Loro ogni anno prendono giocatori super e migliorano perché vogliono vincere anche la Champions. Però l’anno scorso, sbagliando solo una partita, a Liverpool, siamo arrivati ad un passo dalla Coppa più importante. Perciò niente è impossibile. Io sono convinto che pian piano la mentalità vincente si possa costruire». Il difensore si carica guardando la sfida con il Barcellona dello scorso anno, ha ammesso di soffrire lo strapotere fisico di Ibra e ha un piccolo rimpianto: «Noi in finale col Real? In una partita secca non si sa mai ciò che può succedere. Magari segnavamo per primi, o loro prendevano un “rosso”. Se fossimo stati in una serata come quella contro il Barcellona, avremmo potuto battere chiunque. Insomma, avremmo potuto alzare noi la Coppa». Chiosa sul futuro: «Ho una clausola di 36 milioni, per me non è bassa, è il calcio che è andato fuori dal normale. Se arrivasse una squadra come il Real o come il Barcellona, a parte Totti che rifiutò, non c’è nessuno che non ci penserebbe. Poi bisognerebbe valutare le condizioni, perché non è facile per nessuno lasciare la Roma, ve l’assicuro».

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