2015
Manenti: «Parma ho i soldi, servono garanzie»
Promesse su promesse di Manenti: «Pizzarotti e Tavecchio cosa vogliono?»
Dove siano finiti i soldi che Giampietro Manenti ha promesso al Parma e alle persone che ci lavorano per adesso è un vero mistero. Manenti oramai da un mese è il presidente del Parma ma non si sono notati miglioramenti di alcun tipo a livello societario per i ducali, niente di nuovo sul fronte occidentale. Il Parma comunque è tornato a giocare e Manenti ha detto la sua in un’intervista, della quale vi forniamo di seguito un estratto.
I SOLDI – «La Procura sta lavorando sul Parma e mi servono garanzie, non posso buttare via i soldi di altre persone, se viene dichiarato il fallimento io sprecherei i soldi. Il denaro c’è, le garanzie no, i bonifici il 16 febbraio vennero saldati con la banca Montepaschi ma al mattino erano stati annullati senza spiegazione. Garantisco che prima del 19 marzo metteremo del denaro nelle tasche dei dipendenti, è già nel piano di risanamento. Questo piano sarà la salvezza del Parma a meno che i soci occulti come Pizzarotti o Tavecchio non vogliano il fallimento, il club non è loro e intavolano trattative. I soldi arrivano dall’Italia e dall’estero, non si tratterà di riciclaggio. Il 20 marzo pagherò».
L’ODORE DEI SOLDI – Giampietro Manenti è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport e ancora una volta ha provato a tranquillizzare tutti dicendo che i soldi arriveranno, nonostante lo stia facendo da un mese. Ha respinto le accuse di chi lo accusava di dormire in macchina addirittura e anche quelle di avere dietro Ghirardi. Ha spiegato di aver chiuso il conto della Mapi perché aveva problemi con la polizia ma in seguito non ha voluto rivelare la cifra dei soldi che dovrebbe investire.