2009
Mancini-Tevez: per uno dei due le ore sono contate
Carlos Tevez e Roberto Mancini sono ormai al ‘breaking point’. I due non si riescono più a tollerare e le continue sostituzioni nei minuti finali decise dal tecnico italiano per l’argentino mandano su tutte le furie El Machado, come l’altra sera contro il Bolton, quando l’ex Manchester United e West Ham ha avuto un acceso faccia a faccia col Mancio a bordo campo al momento del cambio con James Milner.
Sono ormai noti i malumori di Tevez circa il mondo del calcio che lui ormai considera corrotto, dove tutto ruota intorno ai soldi, e dove nemmeno i giovani si divertono più a giocare in maniera sincera e spensierata. L’attaccante ha anche fatto sapere di volersi ritirare dal calcio giocato prima del previsto, o quantomeno tornare a giocare in Argentina, al Boca, dove secondo lui le cose sono ancora ‘pure’.
Un amico di Carlito, sentito da Daily Mirror, ha confessato: “Non capisce cosa stia succedendo. Basta vedere le statistiche per capire che è importante qui al City, ma non viene trattato allo stesso modo. Viene sempre sostituito, in ogni partita. Contro il Bolton ha segnato l’unico gol, voleva restare in campo e dare il suo contributo”.
L’idea che ci siano problemi all’interno dello spogliatoio del City è ormai appurata da tempo, anche se Mancini cerca di gettare sabbia su tutto, dicendo che “con Tevez non è stato niente di grave e va bene se un calciatore ha una reazione così, vuol dire che ci tiene alla maglia”. Tutto molto bello all’apparenza, ma i tafferugli in allenamento, come quelli tra Balotelli e Boateng, ed il fatto che il gruppo non esulta assieme manco per le reti segnati, indicano che per qualcuno negli Eastlands le ore sono contate.