2015

Mancini: «Per la mia Inter ci vuole tempo»

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Il tecnico: «Domani affronteremo una squadra ostica»

Domani l’Inter sarà impegnata a Bergamo, contro l’Atalanta. Ecco come ha parlato Roberto Mancini nella conferenza stampa della vigilia: «Le insidie riguardano il fatto che loro vengono da una sconfitta, forse immeritata. Sono una squadra solida, difficile da affrontare, perchè concedono pochi spazi, sono compatti. Hanno giocatori davanti che ti mettono in difficoltà. Bergamo è un campo difficile, forse non meritano la classifica che hanno. Queste cose fanno sì che sarà una partita molto dura».

SCOSSA – Su un uomo che potrebbe dare la scossa: «Non credo che ci sia un giocatore preciso. Penso che tutta la squadra potrebbe aprire la strada verso il miglioramento. Ogni giocatore potrebbe farlo, non uno in particolare. Tutti insieme potranno fare qualcosa di importante».

CAMPIONI – Mancini parla anche della Champions, fattore che potrebbe convincere i giocatori a venire: «Ieri ho risposto ad una domanda su Tourè. Ho detto, come penso, che il campionato italiano ha bisogno di riportare qua i grandi giocatori, così da tornare ad essere uno dei campionati migliori al mondo, cosa che siamo stati per 25 anni. La speranza è di riportare i grandi giocatori in Italia, come Yaya. Non sarà semplice, ma se ci riuscissimo sarebbe un’ottima cosa per tutto il calcio».

MIGLIORAMENTO – Sui progressi da fare: «In casa e fuori, le partite sono tutte difficili, soprattutto quando, come noi, si tenta di migliorare. Non c’è grande differenza tra casa e trasferta. Se la squadra riesce a migliorare l’atteggiamento che ha avuto col Palermo e in altre partite, fuori casa non dovrebbe cambiare niente. Questo sarebbe fondamentale».

BROZOVIC E SANTON – Sui due giocatori: «Santon ha fatto due partite in 4 giorni, dopo aver giocato una volta in 15 mesi. Ha bisogno di recuperare un po’ di più, cosa che per adesso non può fare, perchè abbiamo diversi giocatori infortunati. Brozovic ha mostrato cose buone. Io andrei con calma nel paragonarlo a Stankovic, spero anche sia meglio, ma ha bisogno di ambientarsi e di giocare. Arriverà un certo punto in cui alternerà partite buone a partite meno buone, ma le qualità le ha».

ICARDI – Sull’attaccante: «Icardi è sempre tranquilla. E’ difficile che io lo veda preoccupato, e quetso è un gran vantaggio per un giocatore. Sul fatto di esultare, se lui segna e non esulta per me è uguale. Ma credo che la cosa bella di un calciatore sia far gol, e quello dovrebbe essere un momento bello per tutti. Se poi lui non vuole esultare ma fa due gol non mi cambia molto. Non credo domani rifiati, in questo momento sta bene, spero continui a segnare, visto il momento positivo».

KOVACIC – Mancini parla anche di Kovacic: «E’ ancora un ragazzo giovane, e non ha ancora un ruolo definito. Le sue qualità lo possono portare a giocare in diversi ruoli, poi dipenderà molto da lui. Arriverà il giorno in cui deciderà dove giocare. Per adesso può giocare ovunque. In questo momento può giocare davanti la difesa, ha le qualità tecniche per farlo, e per giocare lì c’è bisogno anche di una testa diversa, che un ragazzo giovane per ora non può avere. Per questo c’è bisogno di un po’ di tempo. Ricordiamo sempre, però, che possono alternare prestazioni. Domani potrebbe giocare».

CONDIZIONE FISICA – Sulla condizione: «Non mi preoccupa la condizione, perchè credo sia sempre meglio giocare che allenarsi. L’unica cosa che mi preoccupa è che abbiamo qualche infortunato al momento, e speriamo di recuperarli in fretta. Se li recuperiamo in fretta non è una grande preoccupazione. Speriamo di giocare tante partite da qua a maggio, sarebbe meglio. Non mi preoccupa il fatto di dover lavorare di più. Per l’Inter che ho in  mente io ci vuole ancora tempo, ma questo non vuol dire che non ci voglia tempo».

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