2018

Mancini fissa l’obiettivo: «Qualificazione ad Euro 2020. Belotti out? Vi spiego»

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La Nations League, la gara decisiva con la Polonia e la condizione degli azzurri: le dichiarazioni di Mancini

Questo pomeriggio Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale italiana, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano. Gli azzurri preparano l’amichevole di mercoledì sera a Genova contro l’Ucraina, mentre domenica saranno attesi della sfida di Nations League contro la Polonia: «La Nations League è meglio delle amichevoli. Ci mettiamo qualcosa in più con i tre punti in palio. Se riusciremo ad arrivare primi o secondi nel girone saremo felici. L’unico problema può essere rappresentato dal terzo posto perché avremmo problemi nel sorteggio, ma è l’unico. Con il nostro lavoro riusciremo a mettere insieme una buona squadra».

Prosegue Mancini nelle dichiarazioni: «L’obiettivo è la qualificazione agli Europei. Abbiamo intrapreso una strada non semplice, abbiamo schierato tutti i calciatori convocati tra Polonia e Portogallo e abbiamo ricevuto criticheDobbiamo andare avanti, la nostra strada è quella».

Testa alla Polonia, in una gara che non si può sbagliare: «Quando abbiamo giocato in Portogallo i giocatori non erano al massimo della condizione. Ho molto rispetto per loro, non volevo infortuni perché con i rispettivi club avrebbero giocato ogni tre giorni. Oggi è un po’ diverso e certe cose che ho visto in campionato – come i casi Bernardeschi e Pellegrini – possono essere degli spunti interessanti anche per me. Nell’ultimo raduno, per esempio, dissi a Insigne di non tornare troppo indietro a difendere, altrimenti perde lucidità. Ora gioca da seconda punta, è in una posizione ideale in questo momento». Proprio Insigne sarà il punto di riferimento nell’attacco azzurro: «E’ un giocatore in grande forma può garantire qualità giocando in diverse zone del campo, sia partendo come esterno sinistro sia accentrandosi come seconda punta. Il cambiamento del ruolo non è mai un problema per giocatori bravi».

Il commento di Mancini sull’attacco, i giovani e i nuovi

Mancini passa poi ad un commento sulla rotazione degli attaccanti: «Giovinco? E’ un calciatore di 31 anni che sta facendo bene da diverse stagioni, ha grandi qualità. Negli ultimi anni non ha avuto la possibilità di frequentare Coverciano e quindi vogliamo vederlo dal vivo e valutarlo. Belotti? La sua mancata convocazione, così come quella di Balotelli, deriva da valutazioni tecniche. Sia lui che Balotelli fanno parte di questo gruppo e quando saranno al 100 per cento torneranno a farne parte».

Un commento è stato riservato a due promesse del nostro calcio, Barella e Chiesa: «Barella è molto giovane, ha una grande prospettiva ma ha bisogno di tempo per cercare di migliorare. E’ stato chiamato per la seconda volta, sta dimostrando tutte le sue qualità. Solo il campionato può farlo crescere. Federico può diventare uno dei migliori della Nazionale, deve soltanto lavorare. Anche ai nostri tempi qualcuno si buttava o cercava un rigore, ora con il Var si vede un po’ di più. Lo sfogo di Gasperini? Ci sta dopo una partita del genere, bisogna anche capire i momenti di un allenatore».

Mancini ha poi rilasciato una dichiarazione su Piccini, convocato insieme a Tonelli per sostituire Romagnoli e D’Ambrosio: «E’ un bene che giochi all’estero, almeno lì non rischia di rimanere in panchina. Gioca in Champions League quasi sempre, ha molta esperienza e lo stavamo seguendo da diverso tempo. Può avere un futuro importante».

Infine una battuta su Marotta al Club Italia e sul prestigio della nazionale: «Lui nel Club Italia? Faccio l’allenatore, ma non credo che si sia messo a giocare.. Di prestigio ne abbiamo perso un po’ non essendo andati ai Mondiali. Speriamo di fare un ottimo lavoro, abbiamo fatto dei cambiamenti. Per giocare in Nazionale non basta il 70%»

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