2016

Mancini: «Con Ibrahimovic o Touré si batte la Juventus»

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Dopo l’addio all’Inter Roberto Mancini è in attesa di un progetto, ma intanto parla dell’esperienza nerazzurra e non solo: «Mi sarebbe piaciuto molto allenare Totti»

Roberto Mancini è comunque contento della seconda esperienza all’Inter, sa di non aver centrato l’obiettivo e si dice dispiaciuto di non aver terminato il lavoro ma nel complesso è felice. L’Inter e il tecnico non sono riusciti a imboccare la stessa strada per raggiungere Scudetto o Champions League, ma lo jesino non vuole sentir parlare di svogliatezza nella preparazione e chiama in ballo i dati dell’Inter per mostrare quanto buono fosse il lavoro in ritiro. «Touré lo avevamo quasi preso un anno fa ma lui preferì non tradire il Manchester City. Lui è come Ibrahimovic, può spostare un campionato. Se un club li avesse presi sarebbe stato il vero rivale della Juventus» continua l’ex interista secondo cui quest’anno in Serie A non ce n’è per nessuno, lo Scudetto è roba della Juventus.

IL VANGELO SECONDO MANCINI – Elogi per il Napoli, secondo Mancini è stato bravo a investire i soldi della cessione di Higuain, mentre per il Milan la garanzia è Marco Fassone dato che i cinesi stanno sbarcando ufficialmente solo adesso. E sulla Roma? Ecco le parole del tecnico: «Il mio più grande rimpianto è non aver mai allenato Totti». Si passa a parlare di Premier League dove il Manchester United e il Manchester City daranno vita a un gran bel testa a testa e anche di Champions League, che il Mancio dice di inseguire da quella sera con la Sampdoria a Wembley quando perse la finale col Barcellona, che rimane favorito. Infine qualche parola sul futuro, Mancini non ha voluto sbilanciarsi troppo a Il Corriere dello Sport: «Aspetto un progetto serio per ripartire, ogni tanto staccare fa bene. Italia? Come tutti avrei voluto allenarla. Chissà, forse un giorno…».

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