2014

Mancini: «Inter 3° e vado a Santiago»

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L’allenatore dell’Inter ha parlato molto di calciomercato

Roberto Mancini da un mese o poco più è l’allenatore dell’Inter. L’ex dei Citizens ha già fatto un fioretto e si è detto capace di portare la compagine milanese in Champions League in questa stagione, memore di quando al Manchester City riprese otto punti in sei gare ai cugini del Manchester United andando poi a vincere la Premier League nel modo più pazzo possibile: se portasse l’Inter in Champions mancini farebbe il cammino di Santiago in bicicletta. Di seguito un estratto delle sue parole.

CALCIOMERCATO – «Se andiamo in Champions League mi faccio fino a Santiago in bicicletta. La società mi ha dato grossa disponibilità, è una bella cosa, poi quest’Inter ha carattere e sa riprendersi. Non è facile prendere una squadra a metà stagione. Cerci è forte e importante e vuole tornare in Italia, poi è scontento e noi vogliamo seguire chi non gioca; Lavezzi è un big e conosce la Serie A, chissà se ci raggiungerà a giugno. Salah è un giovane interessante, Perisic invece è un buon profilo ma difficile da prendere come Lucas Leiva. Con un’uscita importante magari potremmo prendere giocatori che creino una base. Thohir mi ha convinto dicendomi “Non abbiamo una lira ma ti vogliamo”, al fatto delle lire non ho creduto e ho detto sì per l’affetto che mi lega all’Inter».

IL MANCIO – Roberto Mancini ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Il tecnico ha trattato ampiamente un tema a lui caro, ovvero Mario Balotelli, che rivorrebbe con sé qualora tornasse forte come un tempo. Poi qualche parola anche su Kovacic, definito un ragazzo dalla faccia pulita e un ottimo giocatore; infine unn retroscena sulla Nazionale: si diceva che Mancini fosse stato contattato ma lui stesso ha negato, aggiungendo di essere stato vicino ad alcuni club in Francia.

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