2009

Mancini: “Balotelli fuoriclasse anche con la febbre e credo andrà  al Mondiale”

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L’allenatore del Manchester City, Roberto Mancini, era presente all’Old Trafford per vedere la disfatta del Milan contro il Manchester United in Champions League, ed è stato intercettato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, dove ha parlato del suo campionato con i Citizens e delle italiane in Europa.

Il quarto posto con il Manchester City è un obiettivo raggiungibile: “Siamo sulla rotta giusta, c’è ancora a lavorare molto, due mesi non bastano a cambiare una squadra”.

Sulla gara del Milan commenta: “Al Milan era già  andata male all’andata. Sempre difficile vincere all’Old Trafford, ancor più dura con 2 gol di scarto. Eppure il Milan ha iniziato bene. Già  era pesante ribaltare il match: l’1-0 di Rooney ha spento la luce”.

Una breve battuta su Rooney: “Il migliore del mondo, con Messi. Segna tanto, lavora per la squadra, intelligente a tutto campo”.

Mentre sulla crisi del calcio italiano sbotta: “Sempre la stessa storia, quando si esce dalla Champions. E il Real Madrid che è franato ancora una volta agli ottavi? Se la Premier fa scuola? E’ più competitiva della A. Quattro big in lotta continua. Bagarre per i posti in Europa. Ogni partita è una battaglia, anche contro le ultime in classifica. In Italia c’è solo l’Inter? “Domina da anni, è ora che le altre squadre si rafforzino se vogliono tornare a vincere”.

Per quanto riguarda invece lo scontro tra Inter e Catania, ossia la sua ex squadra da allenatore e quella dell’amico Mihajlovic: “Il mio amico Sinisa Mihajlovic ha fatto decollare il Catania. Ma non credo che l’Inter avrà  altre difficoltà . Partita aperta. Per chi tiferò? “Dodici anni con Mihajlovic, 4 con l’Inter. Spero che Sinisa si salvi. Tifo pari”.

Quando si parla di Balotelli, Mancini mostra evidente emozione: “Febbre o no, Mario resta un fuoriclasse. Anche se può migliorare, come tutti. Al Mondiale? Ho la netta impressione che possa andarci, al Mondiale. Ha grandi probabilità  di un posto tra i 23 di Lippi”.

Ultima battuta sulla partita dello Stamford Bridge: “Sarà  una partita diversa dall’andata. A San Siro il Chelsea ha giocato meglio, a Stamford
Bridge l’Inter comincia con un vantaggio abbastanza importante. Dipende anche da chi potrà  schierare Ancelotti. Ma il Chelsea è forte quanto il Manchester United”.

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