Roberto Mancini difficilmente si era mai trovato così tanto pressato dal proprio presidente: dopo una carriera assolutamente positiva in Italia come allenatore, al Manchester City l’anno scorso le cose non erano andate male avendo raggiunto la qualificazione all’Europa League, dalla quale non è stato ancora eliminato.

Quest’anno però l’ex fantasista della Sampdoria ha ricevuto più di un ultimatum dalla dirigenza: lo sceicco Khaldoon Al-Mubarak, dopo la sconfitta con l’Everton di lunedì sera che ha impedito al City di raggiungere la vetta della Premier in solitaria, ha richiesto come obiettivo minimo il raggiungimento della Champions League, quindi del quarto posto in campionato. Attualmente il City è a -2 punti dalla capolista Manchester United e a +5 dal Tottenham, quinto in classifica e primo escluso dalla corsa europea.