Manchester City, Mancini: "C'è molto da lavorare. Inter? No, penso al City" - Calcio News 24
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2009

Manchester City, Mancini: “C’è molto da lavorare. Inter? No, penso al City”

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Roberto Mancini, raggiunto in esclusiva da Sky Sport 24, parla dei suoi primi mesi in Inghilterra.
Il tecnico del Manchester City, inoltre, risponde a domande dell’Inter, sua ex squadra: “Primo bilancio dopo cinque mesi in Inghilterra? Positivo, potevamo arrivare quarti, ma questo è il massimo risultato raggiunto dal City nella sua storia. C’è da lavorare molto, prossimo anno sarà  migliore, potrò lavorare in preparazione con la squadra. Di cosa abbiamo bisogno? Senza i giocatori bravi è dura vincere nonostante l’allenatore. Noi abbiamo già  una buona base, dobbiamo cercare di comprare giocatori bravi, che possano migliorare il nostro organico. E’ vero che tutti i giornali accostano giocatori al City. Ne seguiamo alcuni, non è semplice, le richieste sono sempre molto alte. Vedremo. Ibrahimovic e Balotelli? Ibra non è andato bene, ma ha fatto praticamente 20 gol, Balotelli non è andato bene ma ha vinto tutto. Stiamo parlando di due giocatori immensi, uno con un talento e norme, l’altro lo ritengo ancora tra i più forti nel mondo. Balotelli può giocare nel calcio inglese, ma non credo l’Inter se ne voglia privare così facilmente. Se la Champions la sento un po’ mia? Sinceramente no, perchè sento mie le vittorie fatte negli altri anni. Sicuramente sono arrivato all’Inter in un momento storico e difficile perchè abbiamo iniziato a vincere, ma credo di non entrarci nulla. Mi ha fatto piacere perchè credo l’Inter meritasse questo e Moratti si è sacrificato molto. Se Moratti mi ha chiamato? Assolutamente no, ora penso al City e credo l’Inter pensi ad altro. Mai dire mai ad un ritorno all’Inter? In questo momento sarebbe impossibile. Capello all’Inter? Non è semplice, deve andare a portare l’Inghitlerra ai Mondiali. Se dovesse andare all’Inter farebbe sicuramente bene. Gli allenatori credo che possano passare, l’importante è che ci sia una squadra valida come lo è l’Inter di ora. Tutti gli allenatori bravi possono allenare l’Inter in questo momento. Dzeko? Mi piace come Ibrahimovic e Balotelli, ma non vuol dire che lo prendiamo. Sicuramente in Inghilterra farebbe bella figura e cambierebbe il volto di questa squadra. Adebayor? Resta, è un grande giocatore, un punto di forza del City anche del prossimo anno. Una Nazionale un giorno? Non si può dire, ora mi sembra che il nuovo c.t. sarà  Prandelli per i prossimi quattro anni, poi magari ne possiamo riparlare. Prandelli è un allenatore bravo, conosce il calcio, ha esperienza. Nel calcio l’uomo giusto è quello che raggiunge il risultato.”