2012

Mamma li turchi! Sponsorship da mille e una notte per Liverpool e United

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Il campionato più ricco del mondo. Il campionato con più seguito al mondo. Il campionato attualmente più bello del mondo. Più più e ancora più. Perché la Premier League rappresenta ad oggi l’eccellenza del calcio europeo e probabilmente mondiale. Un’industria in piena regola in cui gli stakeholder che contribuiscono attivamente alla generazione di profitto sono le squadre stesse e che in quanto tali, sono gioco forza obbligate a seguire l’ascesa dei nuovi mercati che possono rappresentare una ricca sorgente in termine di valore economico.

Soprattutto se hanno il blasone del Liverpool o del Manchester United, recenti protagoniste di alcuni accordi di sponsorizzazione che interessano una regione particolare, crocevia tra il Vecchio Continente e i profumi d’Oriente: la Turchia. Un paese stupendo per storia ed architettura, non a caso il turismo è ad oggi la prima fonte di reddito del paese, ed un’economia solida ed in costante crescita dai primi anni del nuovo millennio grazie anche al placarsi delle lotte intestine di stampo socio-politico. E poi il football, primo sport nazionale seguito con il calore tipico dei tradizionali salotti buoni del calcio europeo: la Super League non è più quel campionatino esotico dove andare a racimolare gli ultimi spiccioli di una carriera ormai all’inbrunire, magari indossando sete pregiate, calzari ricamati e copricapi pomposi che manco Aladdin sul tappeto volante. Oggi il campionato turco è una meta di tutto rispetto anche per campioni all’apice della maturazione e in tal senso hanno certamente contribuito i buoni risultati ottenuti dalla nazionale e da formazioni come Fenerbhahe, Trabzonspor e Galatasary che, toh, giusto l’altra sera sconfiggeva proprio i Red Devils in Champions League. Ribalta vera, in soldoni, ed è in questo frangente che trovano ragion d’essere le suddette sponsorizzazioni.

A fare da rompighiaccio è stato l’accordo ufficializzato ad Ottobre scorso tra il Liverpool e Misli.com, leader company nel mercato delle scommesse on line e che va a completare la rosa di sponsor per questo settore merceologico che già annoverava Paddy Power, per Uk Irlanda e Italia, e 188bet per il mercato internazionale. Una scelta di pianificazione decisamente geostrategica se si considera che nel 2005 i Reds alzavano proprio allo stadio Ataturk di Istanbul una delle Champions League più incredibili di sempre, quella della storica rimonta ai danni di un Milan che alla fine del primo tempo era in vantaggio di tre-reti-tre. Immaginate solo l’hype che può aver generato l’impresa firmata dalla squadra del Merseyside. C’è un altro particolare da considerare: in Turchia, su una popolazione di circa 75 milioni di abitanti, il 40% è Under 22. Che guarda caso corrisponde alla generazione Internet e dunque in target perfetto. L’avvio di tutta una serie di attività inserite nella sfera del mondo Liverpool Fc saranno il passo successivo ma visti i presupposti ed i tasselli che sembrano incastrarsi alla perfezione, siamo pronti a scommettere sul ritorno di tale partnership.

Devono averla pensata così anche dalle parti di Manchester, dove peraltro è già da un po’ che ci dimostrano di essere sul pezzo a livello di pianificazione (vedi post http://rtrsports.com/sports-marketing/sports-marketing-attivazioni-manchester-united-e-hublot/ o anche . Quella conclusa pochi giorni con DenizBank, gruppo finanziario composto da circa 12000 risorse, è la undicesima partnership annunciata in questa stagione. UNDICESIMA. A rafforzarne l’importanza è lo stesso Commercial Director dei diavoli rossi, Richard Arnold intervenuto alla presentazione dell’accordo coincisa con la trasferta di coppa di cui ho scritto prima, che pone l’accento su come il brand Man.U sia sempre più orientato al mercato globale grazie ad attività di ingaggio rivolte ad una comunità di quasi 700 milioni tifosi sparsi in tutto il mondo.

Hai visto mai che Aladdin segue le gesta di Van Persie o Suarez. Da oggi è lecito crederlo.

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