2009
Malesani: “Commessi errori allucinanti”
A seguito della pesante sconfitta di Coppa Italia contro il Novara, che ha sancito l’eliminazione del Siena, solo il nuovo allenatore Alberto Malesani ha voluto commentare la situazione: “Parlo soltanto io stasera perchè sono più lucido, più estraneo a rammarichi e pregiudizi. Sono stato fino a ora vicino ai miei ragazzi. Sotto il profilo dell’impegno non ho da rimproverare loro niente. Ma se da una parte quasta cosa mi tranquillizza, dall’altra mi preoccupa. Ora mi spiego perchè il Siena ha sei punti in classifica. C’è da lavorare, tanto, sotto il profilo tattico, soprattutto in difesa. E’ vero che ho provato questo modulo nuovo, è vero che mi sono affidato a una squadra giovanissima, è vero che ho voluto prima di tutto provare, capire i giocatori che non conoscevo, i vari Maccarone e Vergassola ho preferito risparmiarli, ma così non va. Speravo che contro il Novara, senza voler snobbare il Novara, potesse bastare. Invece no. Non mi è piaciuta la squadra, per niente, vedrò in queste ore che modulo adoperare a Bari. Abbiamo commesso errori allucinanti, in fase difensiva ed errori tattici individuali, errori che vanno assolutamente allenati. Puoi giocare con quale modulo ti pare, non cambia niente. Non mi preoccupo per l’attacco, prima o poi i gol arriveranno, Maccarone ha esperienza e non avrà problemi. Sono la difesa e il centrocampo, dove dobbiamo trovare equilibrio, a preoccuparmi. Sono rimasto sorpreso dalla fragilità con cui subiamo il contropiede, subiamo troppo gli avversari, dobbiamo diventare più solidi. La squadra ce la mette tutta ma se non sa come risolvere le diverse situazioni è fatica sprecata. Reginaldo in quel ruolo? Ho voluto provarcelo, come poi ci ho provato Rosi. Non ha fatto male. La reazione di Ghezzal a fine gara? Ha corso come un matto per tutta la partita, alla fine, si vede, ha reagito a qualche mugugno che ha sentito. L’ambiente? Di certo non ci aiuta. Avevo chiesto una tregua, ma non c’è stata. Queste cose, però, non devono servirci da alibi. Non abbiamo alibi, nè scusanti. Dobbiamo soltanto avere la forza di superare tutto e tutti. La gente può fare quello che vuole ed è anche giusto che di fronte a certe prestazioni si arrabbi. Noi, adesso, dovremo essere forti e stringerci fra di noi”.