2014

Malagò elogia le riforme: «Anticipati i tempi»

Pubblicato

su

Il numero uno del Coni contento per il lavoro della FIGC

Giovanni Malagò, presidente del Coni, è favorevole alla moviola in campo: «Dal primo giorno ho sempre sostenuto che questi interventi vanno fatti, il problema non è della Federcalcio, ma è una questione che riguarda i club Sono le società, e quindi la Leghe che devono garantire nello stadio l’uso della tecnologia» ha dichiarato il numero uno del Coni, come riportato da Tuttosport.

CONI – Prosegue Malagò: «A Genova giocano due squadre nello stesso stadio, a Milano, Roma e Verona lo stesso. E poi penso anche che si vada a risparmiare, perché questo investimento credo si aggiri attorno ai 200 mila euro e si può spalmare e ammortizzare nel corso degli anni, mentre i “costi vivi” dell’arbitro di porta si trascinano dietro. In sostanza quindi per me è solo un alibi, piuttosto è un problema culturale». Il numero uno del Coni ha infine elogiato le prime riforme del calcio italiano, con la questione del tetto alle rose e della valorizzazione dei vivai: «Bravo calcio, con questa riforma ha anticipato i tempi rispetto ad altre federazioni, che rischiano di compromettere le nazionali». 

FIGC – Questo invece l’intervento di Michele Uva, che lancia la sfida: «Arrivare a rose con il 50% dei giocatori provenienti dai vivai. Ci sono delle norme comunitarie che in questo momento lo vietano. abbiamo fatto il primo passaggio con il sistema del ‘4+4’ all’interno delle rose da 25 giocatori ed è chiaro che in termini di un maggiore sviluppo delle squadre nazionali e dei settori giovanili. Il limite è già stato discusso dalla Uefa ma a nostro avviso va ampliato per arrivare in futuro al 50% di giocatori che provengono da settori giovanili in Italia. Non 8 su 25 ma 12».

Exit mobile version