Maglia Pescara, gli abruzzesi sono scesi in campo in biancorosso con la Fiorentina. Si parla di omaggio al gemellaggio col Vicenza ma c’è chi afferma che sia per le minacce dei tifosi

Maglia Pescara, è dibattito. Gli abruzzesi sono scesi in campo con la divisa biancorossa contro la Fiorentina e in molti si sono chiesti il perché. La motivazione ufficiale è un omaggio al gemellaggio con il Vicenza che dura ormai da anni, ma sono in molti a pensarla diversamente. Oltre al bel gesto di omaggiare i veneti, ci sarebbe altro e sarebbe dovuto alle minacce dei tifosi a squadra e dirigenza dopo il periodo non brillante del Delfino in questa Serie A, scrive La Gazzetta dello Sport. I fan abruzzesi avrebbero diffidato il club dall’utilizzare il biancazzurro e avrebbero “invitato” il Pescara a giocare in giallo per non infangare i colori sociali, almeno secondo il loro punto di vista. Nella mattinata di ieri, mercoledì 1 febbraio, i Pescara Rangers sono usciti con un duro comunicato e in serata il Pescara ha giocato in biancorosso facendo storcere il naso a chi pensava a una coincidenza. «Per la nostra maglia, che ha più di 80 anni di storia, basta umiliazioni. Da qui alla fine della stagione non indossatela più. Non la rappresentate degnamente» hanno scritto infatti i Rangers. La protesta dei fan pescaresi però si allarga: «Era difficile fare peggio di quattro anni fa ma ce l’abbiamo fatta. Le colpe sono di una società incapace di essere tale, di giocatori mercenari e inadeguati, di un ds che non esiste, di un allenatore arrogante e snervante, degno figlioccio del suo “presidente”, presuntuoso e incapace di mettere in discussione un tecnico che non ha mai vinto in ventidue gare».