2017

Maffeo, l’amico-nemico di Messi

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In Girona-Barcellona, Leo Messi si è ritrovato braccato da Pablo Maffeo: una marcatura asfissiante finita in amicizia

Quanto pare Leo Messi si è fatto un nuovo amico. Si tratta del ventenne Pablo Maffeo, il ragazzo che, nel corso del primo storico derby catalano di Liga tra Girona e Barcellona, si è prodigato per gli interi 78′ di gioco in cui è rimasto in campo a una marcatura a uomo d’altri tempi sull’argentino. A rivelarlo è stato il diretto interessato, che alla fine del confronto si è riscoperto, almeno per qualche ora, la persona più ricercata dai media locali, ad iniziare dal popolare programma “Tiempo de Juego” della Cadena Cope, a cui ha rivelato un paio di gustosi retroscena. «Messi si è reso conto fin dal primo minuto che l’avrei seguito come un’ombra. Tanto che si è rivolto subito verso di me e mi ha domandato: «Ti avrò qui con me per tutta la sera?». Allora io ho ribattuto: «Sei il migliore del mondo, che ci posso fare». Una risposta schietta che deve aver fatto breccia nel cinque volte Pallone d’Oro, che nonostante un paio di pedate ravvicinate che sono costate al rivale un cartellino giallo attorno alla metà della prima frazione, ha finito per chiacchierare con il compagno di serata. «Alla fine siamo stati insieme tutto il tempo e si è creata una certa intesa tra di noi. Si è interessato della mia situazione, mi ha chiesto quanti anni avevo, se era vero che fossi stato ceduto in prestito dal Manchester City e se mi ero trovato bene in Inghilterra».

L’AMICO È – Maffeo ha poi raccontato del momento in cui il tecnico del Girona, Pablo Machin, gli ha annunciato che avrebbe avuto l’ingrato compito di prendersi cura del genio di Rosario. «Il mister me l’ha detto nella seduta di rifinitura. Per me si è trattato di una vera novità, non mi era mai successo di dover marcare a uomo nessuno». Per una volta, in effetti, Leo non è comparso tra i marcatori di serata, in una gara comunque vinta dai blaugrana per 3-0, in virtù di due autogol e del sigillo finale di Luis Suarez. La sua parte, pertanto, il giovane terzino l’ha svolta a dovere, visto che Messi, nelle ultime settimane, è apparso in gran spolvero, come dimostrano eloquentemente i 9 gol siglati, che ne fanno l’attuale pichichi della Liga. «Stare addosso a Messi è complicatissimo – ammette Maffeo, come riporta “Il Corriere dello Sport” – soprattutto a livello psicologico. Non puoi distrarti un attimo, perché se gli concedi il minimo spazio, quello se ne va a segnare. Vista la situazione, pertanto, per una volta ho deciso di rinunciare alle mie classiche sortite offensive». Maffeo ha poi rinunciato a chiedere alla Pulce una maglietta che di fatto pareva essersi strameritato. «Un mio carissimo amico è un super-tifoso di Ter Stegen, per cui avevo ben chiaro in testa che avrei fatto di tutto per scambiare la casacca con il portiere olandese. Con Messi sono stato bene, ma gli amici sono sacri».

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