2014
Macalli: «Tavecchio cosa deve fare per essere perdonato? Sulla moviola…»
Il Presidente della Lega Pro si schiera contro l’introduzione della moviola
La Uefa ha sospeso il presidente della Federazione Italiana Giuoco calcio Carlo Tavecchio per 6 mesi per i commenti discriminatori, il famoso discorso sul fantomatico “Optì Poba”. Una uscita infelice che ha posto, fin da subito, in grande imbarazzo il Presidente Federale con molte società che si erano interrogate sul confermare o meno l’appoggio. C’è chi come il Presidente dell’Assoallenatori Renzo Ulivieri auspica un passo indietro e chi invece sostiene che Tavecchio abbia già chiesto scusa e merita di attuare il suo programma. E’ il caso del Presidente della Lega Pro, Mario Macalli, che è al quinto mandato. Con il Presidente abbiamo affrontato, in esclusiva, diverse tematiche di stretta attualità.
Presidente, Juventus-Roma è durata più dei normali novanta minuti…
«Siamo alle solite, in Italia è sempre cosi. Fa parte della nostra cultura sportiva, ai direttori di gara non viene mai perdonato niente».
Da più parti si invoca l’uso della moviola. Potrebbe essere un passo avanti o ritiene che vada a penalizzare lo spettacolo?
«Ma no, io sono vecchio, queste domande forse non vanno fatte a me che sono un tradizionalista. Il Presidente Federale Tavecchio ha detto che si impegnava, quindi credo in lui. Però faccio una riflessione: le immagino sono girate milioni di volte in tantissime trasmissioni televisive e le interpretazioni sono state molteplici. Si è risolta la situazione? No, non sono servite a nulla come non sono serviti gli arbitri di linea. Se prima sbagliava uno, adesso sbagliano in quattro. Per fortuna che per le mia categoria non c’entra nulla anche se per me hanno la stessa dignità della serie A. Se un giocatore sbaglia un rigore al 90′ ci sono solo pacche sulle spalle, se gli arbitri sbagliano vengno processati tutti i giorni. Poi sa, se lo decide la Fifa c’è da accettarlo come sarebbe meglio accettare le decisioni arbitrali con sportività».
Ha fatto riferimento al Presidente Federale Tavecchio, che è stato recentemente sospeso dalla Fifa. Se fosse al posto suo, si sarebbe dimesso?
«Partiamo dal presupposto che siamo tutti in libertà provvisoria, siamo sotto osservazione. E’ una società dove il comunicare ha un valore più importante del fare. Ha avuto un’affermazione molto infelice ma quante volte deve chiedere scusa? Milioni di volte? Io sono un credente praticante, ci hanno insegnato il perdono. Io non lo considero razzista perchè lo conosco bene, conosco il suo passato e sono convinto del suo programma. Se si sta da una parte in Italia vieni bersagliato, io ne so qualcosa, ci sono passato tante volte e ci sta passando anche Lotito».
Questione sicurezza negli stadi: il premier Renzi vuole attribuire le spese degli straordinari alle società di calcio…
«Anche qui, per fortuna sono cose che non toccheranno le nostre società».
Pensa che potrebbero essere penalizzanti a livello economico, sopratutto per le piccole realtà di provincia?
«Credo che sia logico, forse non tutti sanno quanto sono importanti le spese che le società hanno per gli steward. Che poi, diciamocela tutta per come stanno le cose: gli incidenti succedono fuori dagli stadi quindi è un problema di ordine pubblico, non attribuibile alle società. Poi credo che queste cose vadano discusse nelle sedi opportune, con il Coni, nella Federazione».