2020

Lukaku racconta: «Quarantena? Stavo per impazzire! Mi manca giocare»

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Romelu Lukaku si è racontato sul canale YouTube dell’ex bomber dell’Arsenal, Ian Wright. Queste le parole del belga

Romelu Lukaku si è raccontato in questi giorni di quarantena sul canale YouTube dell’ex bomber dell’Arsenal, Ian Wright. Queste le parole dell’attaccante belga.

QUARANTENA – «Confesso essere quasi andato fuori di testa un giorno. Non posso andare fuori, non posso fare shopping. Sono rinchiuso. Adesso sono passati nove giorni da quando è iniziato l’isolamento. Mi hanno procurato una bici da camera: tutti i giocatori vivono nel centro della città, non avevo spazio, quindi ho chiesto nella nostra chat di gruppo chi avesse una cyclette. Dopo due ore hanno portato una bicicletta a tutti. Mi manca la quotidianità: stare con mia mamma, stare con mio figlio o con mio fratello. Sto pensando a tutti. È un male, non puoi avere un contatto normale con gli esseri umani. Mi manca allenarmi e giocare davanti ai tifosi. Ora inizi ad apprezzare ciò che hai. Sono un ragazzo fortunato, questi momenti mi stanno facendo ripensare a ciò che ho vissuto da bambino e tu, Ian, conosci meglio di tutti il mio passato».

RIMEDI – «Bisogna stare attenti, potresti toccare qualcuno che ha il virus e poi tornare a casa. Mia mamma ha il diabete, quindi non posso nemmeno andare a casa e toccarla. Mia mamma non sta nemmeno andando fuori ora, fa una veloce passeggiata la sera e poi rientra. Io sto col mio fisioterapista, mi portano il cibo ogni giorno, sto osservando un regime particolarmente restrittivo. A mezzogiorno arriva puntuale il pranzo, io mangio pesce e verdure».

MANCHESTER UNITED – «Una brutta stagione può capitare a tutti, ma per me è stata una situazione abbastanza difficile. Dovevo prendere una decisione, dovevo andare in un altro luogo dove poter imparare nuovi aspetti del mio gioco e lavorare con qualcuno che mi volesse. Ole Gunnar Solskjaer voleva che restassi, però gli dissi che ormai era finita. Lui mi ha aiutato comunque ad andare via. Il Manchester United comunque sta facendo un buon lavoro e ottenendo buoni risultati, auguro loro nient’altro che il meglio. Sarebbe stata una cosa puerile mancare di rispetto al ManU o a qualunque altro club dove ho giocato in Inghilterra».

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