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Lukaku: «La mia estate? Parlerò a tempo debito»

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Romelu Lukaku ha parlato in conferenza stampa dal ritiro del Belgio e ha promesso che a tempo debito racconterà la sua versione

Romelu Lukaku, dopo un’estate da thriller, ha promesso che a tempo debito racconterà la sua versione della storia: dell’addio all’Inter, alla trattativa con la Juve e le sirene arabe fino alla Roma. Di seguito le sue parole dal ritiro del Belgio.

ESTATE – «La maggior parte delle persone in sala mi conoscono. Sapete che non mi piace girare intorno ad un argomento. Parlerò per tempo, ma se dicessi davvero come è andata l’estate scorsa, tutti rimarrebbero scioccati. Ci sono stati momenti in cui ho pensato davvero di poter esplodere, cinque anni fa probabilmente lo avrei fatto»

ROMA – «Alla Roma mi sono trovato subito bene, fin dalla trattativa e devo ringraziare anche Radja per il contatto con la società. Poi ovviamente ho avuto anche molte conversazioni con José Mourinho prima di firmare».

FORMA – «Un giorno racconterò tutto, ma oggi preferisco il silenzio e pensare a ciò che so fare meglio: giocare a calcio. Ho lavorato duro tutta l’estate e come vedete sono in buona forma e anche lo staff della Roma è rimasto colpito. Io mi sento come LeBron James, che gioca da tanti anni e sopporta molte cose, ma poi smentisce tutti».

OFFERTE – «Sapevo perfettamente cosa sarebbe successo quest’estate. C’erano alcuni club in cui certamente non sarei andato. In definitiva, devi anche valutare ciò che è accaduto nel campo del calcio e personale negli ultimi anni e ho fatto la mia scelta al riguardo. Al Hilal? Sono stato onorato, ma dopo le conversazioni non ero ancora completamente convinto. Sono il più grande club del Medio Oriente e la competizione diventerà una delle più grandi del mondo, ma non volevo ancora lasciare l’Europa»

INTER – «Le opportunità da gol mancate in finale di Champions? I primi giorni mi sentivo un po’ a disagio, ma la mia mente era spenta per quello che era successo nei giorni precedenti. Ne parlerò più avanti»

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